di
Brenna Yovanoff
Editore: Asengard Edizioni
Pubblicazione: Maggio 2012
288 pag.
Prezzo: 12,90 euro
UN FANTASY DALL'ATMOSFERA INQUIETANTE
DOVE LE FATE NON HANNO QUELL'ASPETTO BENEVOLO
CHE NOI TUTTI TENDIAMO AD IMMAGINARE
MA RAPISCONO BAMBINI UMANI
CONTENUTO:
Malcolm Doyle vive a Gentry, una cittadina della provincia americana. Ma il mondo da cui proviene è un mondo fatto di tunnel e acque buie e profonde, un mondo di esseri spaventosi comandati da una crudele principessa. Malcolm è un sostituto, un essere lasciato nella culla di un bambino rapito sedici anni prima.
Allergico al ferro e al terreno consacrato, Malcolm sta lentamente morendo a contatto con il mondo umano.
Farebbe qualsiasi cosa per vivere come una persona normale ma, quando la sorella di una sua amica viene rapita e portata sottoterra, è costretto a tornare nel mondo da cui proviene, scoprendo molto del suo passato ed entrando in contatto con un mondo tanto inquietante quanto particolare.
L'AUTRICE:
Brenna Yovanoff debutta con Il sostituto, che diventa subito un Bestseller nelle classifiche del New York Times e viene tradotto in quasi venti lingue. Ha un Master in Scrittura creativa, e vive con il marito a Denver, nel Colorado.
Nel suo sito web, scrive di sé:
Sono brava a calcio, con i videogame violenti e a fare torte di pasta sfoglia.
Ballo male, non so prendere decisioni né ispirare fiducia come figura autorevole. Credo che sia dovuto al fatto che sono bassa e che non riesco a dare l’impressione di sapere di cosa sto parlando.
Sono stata istruita a casa fino a quindici anni, cosa che probabilmente ha condizionato la mia visione del mondo in un modo che non riesco a comprendere.
Inoltre, mi piacciono da matti le parentesi. (Davvero.)
Sono brava a calcio, con i videogame violenti e a fare torte di pasta sfoglia.
Ballo male, non so prendere decisioni né ispirare fiducia come figura autorevole. Credo che sia dovuto al fatto che sono bassa e che non riesco a dare l’impressione di sapere di cosa sto parlando.
Sono stata istruita a casa fino a quindici anni, cosa che probabilmente ha condizionato la mia visione del mondo in un modo che non riesco a comprendere.
Inoltre, mi piacciono da matti le parentesi. (Davvero.)
Domande all’autrice:
Come ti è venuta l’idea per Il sostituto?
Questa è una domanda che mi viene posta spesso e, purtroppo, non ho una buona risposta. Ho pensato per anni e anni di scrivere una storia moderna sul changeling e finalmente, un giorno, ho avuto l’impressione che fosse arrivato il momento giusto per scriverla!
Ci sarà un seguito de Il sostituto?
Ho scritto Il sostituto come una storia a sé, ma la cosa non vuol dire che non ci sarà mai un altro libro su Mackie, Tate e Roswell; al momento, però, ho degli altri progetti sui quali lavorare, e non ho idee concrete per un seguito.
Da dove viene l’idea per la città di Gentry? È basata su una città reale?
Volevo che Gentry fosse una sorta di ritorno al piccolo villaggio di cui parla Shirley Jackson nel libro La lotteria. Volevo che facesse venire i brividi allo stesso modo. Gentry non è basata su una città reale, ma ha molto in comune con alcuni dei luoghi che ho attraversato quando andato a trovare mia sorella a scuola, in Pennsylvania.
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