di
Pierre Borromée
Editore: Fanucci T!MECRIME
Pubblicazione: 21 giugno 2012
272 pag.
Prezzo: 10,00 euro
L’ermellino
di porpora, opera prima, è stato coronato dal Prix du Quai des
Orfèvres 2012. L’autore scrive sotto pseudonimo, ed è un avvocato di
quarant’anni che vive e lavora nella provincia francese. La scrittura misurata
e solida, l’accurato ritratto di una provincia che amplifica e inasprisce
inimicizie e frustrazioni, la caustica ricostruzione dei rapporti di potere che
oppongono autorità giudiziaria e forze dell’ordine e un intrigo che sfida il
lettore ad ogni svolta investigativa candidano l’esordio di Pierre Borromée a
divenire un classico del noir francese contemporaneo.
CONTENUTO:
Villecomte,
Borgogna. Il cadavere di una giovane donna, Juliette Robin, affonda tra le
lenzuola insanguinate del proprio letto: il ventre è stato squarciato, decine
di colpi di martello le sono stati inflitti sul viso. I sospetti cadono
inizialmente sul marito, Pierre Robin, un avvocato piuttosto rinomato nella
regione. C’è un elemento inspiegabile che aggrava la posizione dell’uomo:
incredibilmente, dopo cinque anni di matrimonio, la vittima era ancora vergine.
Polizia e tribunale sono costretti a collaborare, in un ginepraio di scontri e
veleni, per tentare di scoprire il colpevole. Il procuratore incarica
dell’inchiesta il commissario Baudry, un poliziotto all’antica, ruvido e
scaltro, che inizia a indagare nella vita della coppia. Le piste, nel
frattempo, si moltiplicano: sette anni prima è stato compiuto un altro
terribile omicidio, il cadavere mutilato di una quindicenne è stato ritrovato
nei pressi di un paese vicino. I due crimini portano forse la stessa firma, e
l’assassino potrebbe colpire di nuovo…
L'AUTORE:
Pierre Borromée
è lo pseudonimo di un avvocato quarantenne che vive e lavora nella provincia
francese. L’ermellino di porpora, opera prima, è stato coronato dal
prestigioso Prix du Quai des Orfèvres 2012, la cui giuria, presieduta da
Christian Flaesch, direttore della polizia giudiziaria della prefettura di
Parigi, è composta da poliziotti,
magistrati e giornalisti.
«Mi hanno chiesto come
abbia fatto a descrivere con tale esattezza e realismo l’ambiente giudiziario.
Semplice : è un ambiente che conosco dall’interno. Quello che racconto è un
mondo con il quale mi confronto e mi scontro ogni giorno.»
Pierre Borromée
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