di
EMYLIA HALL
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 10 luglio 2012
312 pag.
Prezzo: 12,90 euro
Nella sua opera d’esordio, Emylia Hall tratteggia con tocco delicato e poetico i sentimenti contrastanti che accompagnano la crescita e la ricerca d’identità di una ragazzina divisa tra due mondi lontanissimi, l’Inghilterra e l’Ungheria, e soprattutto tra una madre irresistibile ma imperfetta e un padre affettuoso ma distante. Il libro delle estati è un romanzo di formazione evocativo e commovente, che restituisce con assoluta immediatezza la magia e l’ardore degli anni dell’infanzia e dell’adolescenza.
CONTENUTO:
Cosa fare quando un passato dolorosamente lasciato alle spalle torna a bussare alla porta facendo riemergere i ricordi più belli? E' quello che succede a Beth Loewe, una giovane donna inglese che vive a Londra, quando il padre le consegna un pacco indirizzato a lei proveniente dall'Ungheria. La sua prima reazione è di stupore e di rabbia: non vuole avere più niente a che fare con quel paese e con tutto quello che ha significato per lei. Una volta rimasta sola, però Beth apre il pacco e trova un album di fotografie e ricordi, il “Libro delle estati”, creato dalla madre Marika nel corso degli anni, oltre a una lettera che le annuncia l’improvvisa morte della donna. Turbata ed esitante, Beth comincia a sfogliare l’album e, pagina dopo pagina, rivive le indimenticabili estati trascorse con la madre in Ungheria. Marika aveva deciso di tornare a vivere nel suo paese vent’anni prima, quando la figlia era ancora piccola, lasciandola in Inghilterra con il padre. Dopo il trauma iniziale Beth inizia a farle visita ogni anno in Ungheria durante le vacanze estive. Sono giornate meravigliose e bucoliche: Beth scopre il mondo, la natura, e si apre alla vita, accompagnata dall’affetto della sua vivace, fiera ed esotica madre ungherese e dall’amore tenero di Tamás, un ragazzino del posto. L’ultima estate, quando Beth ha ormai sedici anni, succede però qualcosa che cambierà per sempre la sua esistenza e le farà troncare i rapporti con Marika e con quella terra. Fino a quando “Il libro delle estati” non riporta prepotentemente il passato al presente, vivido come un tempo.
L'AUTRICE:
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