Un romanzo come ponte tra due mondi, tra due culture completamente opposte: oriente e occidente. Una ragazza prima, una donna poi, alle prese con la sua vita, le sue origini, le antiche usanze, il caffe' come rito per conoscere il proprio destino. Un tema particolare eppure appena ci ho pensato un po' su, riflettendo su quello che rappresenta per noi il caffe', mi sono venuti in mente tanti piccoli flash, che hanno dato un senso al tutto. Perche' pur non cercando il futuro tra i fondi di questa antica bevanda, ne associamo comunque diversi significati: un incontro tra amiche, un appuntamento con un possibile amore, una pausa per ricaricarsi, un momento in fondo, da dedicare o da dedicarsi per gustare qualcosa che va oltre il piacevole aroma del caffe'.
di
Widad Tamimi
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 4 settembre 2012
300 pag. brossura con alette
Prezzo: 17,50 euro
Quello di Widad Tamimi è un esordio originalissimo: una voce sicura, capace di illuminare con sguardo partecipe i diversissimi modi di essere donna oggi. Un romanzo intenso, diretto, sorprendentemente aromatico: come un indimenticabile caffè.
CONTENUTO:
Il caffè è un punto fermo nella vita di Qamar: espresso e vigoroso come lo beve la madre, ingentilito da un goccio di latte come piace al suo compagno, oppure fatto bollire tre volte, amaro e profumato di cardamomo, come ha imparato a berlo in Giordania.
Da sempre Qamar è in equilibrio tra due mondi, ma lo ha scoperto solo il giorno del suo quattordicesimo compleanno. Fino ad allora, ha trascorso felicemente gli inverni in Italia e le estati in Giordania, ospite della famiglia musulmana del padre. Nella Grande Casa sulla collina ha ascoltato la nonna raccontare favole da Mille e una notte, gustando, insieme alla lingua paterna, i sapori speziati della cucina mediorientale; sul terrazzo accarezzato dai raggi dell'ultimo sole ha incontrato il suo primo amore. Finché, al compimento del quattordicesimo anno, è diventata ufficialmente donna. Sottratta a ogni contatto promiscuo, costretta a una improvvisa separazione dagli amici, Qamar deve confrontarsi con le differenze profonde tra le due culture di cui è figlia. Eppure, nelle lunghe giornate trascorse con le donne di famiglia, impara a curare il corpo come ogni sposa deve saper fare, a cucinare, a essere seducente e insieme modesta. Ed è durante queste lunghe ore al femminile che viene introdotta all'antico, affascinante rituale del caffè: nonna, zie, sorelle, riunite nel salotto si scambiano confidenze, sorseggiano la bevanda profumata e si preparano a conoscere il destino. Solo una, ogni giorno, è la prescelta per l'interpretazione dei fondi da parte di Khalto Sherin, che sa leggere nel sedimento i segreti del cuore e del futuro.
Anni dopo, di fronte al dolore di una maternità mancata, Qamar sentirà la necessità di recuperare le proprie radici e ripensare alle parole ascoltate il giorno lontano in cui lesse la propria vita nel sedimento. Scegliere gli ingredienti del proprio caffè, deciderne aroma e intensità, significa capire che gusto vogliamo dare alle nostre giornate: la protagonista di questo romanzo è una donna come tutte noi, alla ricerca della propria identità, del profumo che rende unica ogni vita.
BREVE ESTRATTO:
Presi coraggio e avvicinai la tazzina calda alle labbra. Il caffè era amaro. Feci una smorfia e le donne mascherarono una risatina con la mano.
«Il caffè della lettura deve essere severo, puro e veritiero. Come la vita», Khalto Sherin scandì le parole con solennità. «Non può essere nascosto con lo zucchero, ma solo insaporito col cardamomo» proseguì.
E concluse, con gli occhi chiusi e il viso rivolto verso il basso: «Bismillah arraham arrahim».
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