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venerdì 2 gennaio 2015

"LA MEMORIA DEI FIORI - Il diario di Rywka Lipszyc: Per non dimenticare...


Il nuovo anno apre le porte anche al mese in cui ricorre la "Giornata della Memoria" - per chi mi segue da un pò dovrebbe aver capito ormai che trovo sempre libri su questo argomento non soltanto in questo periodo - ma cercherò, a gennaio in particolare, di dedicarvi più articoli perchè non sempre dimenticare è la soluzione migliore.

Il libro di cui voglio parlarvi è basato su una storia vera, è il diario di una bambina ebrea vissuta nel ghetto di Łódź.
Ritrovato nella primavera del 1945 tra le rovine dei crematori di Auschwitz, il diario di Rywka Lipszyc è stato pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 2014, suscitando un'intensa ondata di commozione e interesse. Nulla, invece, si sa della sorte della piccola Rywka, se non che è sopravvissuta – forse solo per pochi mesi – alla guerra. Questo diario, documento di inestimabile valore storico e umano, è oggi l'unico modo di conoscere il più drammatico frammento della storia della sua vita, e di ascoltare la sua voce mentre si unisce al coro delle testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto. 

di
Rywka Lipszyc
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 15 gennaio 2015
208 pag.
Prezzo: 14,90 euro

CONTENUTO:

È l'aprile del 1944, l'ultima neve del lungo inverno polacco attanaglia ancora le vie del ghetto di Łódź: i fiocchi candidi scendono sulle nere e informi divise degli operai ebrei che lavorano per i nazisti. Ma c'è un fragile fiore che, in questo paesaggio desolato, con tutta la forza cerca di sbocciare.
Rywka Lipszyc ha solo quattordici anni. Ogni giorno deve farsi strada tra le recinzioni di filo spinato, incalzata dalle armi dei soldati e dagli ululati laceranti dei cani. Dopo la morte dei genitori, è lei a prendersi cura della sorellina Cipka. La sua città, la casa che tanto amava, gli amici di scuola, sono ormai un pallido ricordo; al loro posto ci sono il lavoro, il freddo, la fame, gli orrori del ghetto e della segregazione. In mano Rywka stringe l'unica cosa che è rimasta veramente sua: il suo diario, l'unica illusione di speranza e di salvezza da un nemico che, semplicemente, vuole che il suo popolo smetta di esistere.

In queste commoventi pagine prende vita il ritratto di una bambina costretta ad affrontare l'impossibile compito di diventare donna in un mondo dominato dalla violenza e dall'ingiustizia. Ma Rywka deve resistere. Per sé stessa, per la sua famiglia, per le tante persone che, a rischio della loro stessa vita, ogni giorno le offrono aiuto. E l'unico modo per resistere è non smettere di sognare: la libertà per sé e per Cipka, una casa, un piccolo studio avvolto dall'ombra della sera, una penna, qualche foglio bianco per coltivare la sua più grande passione, la scrittura. Sogni che le danno la forza, nonostante la sofferenza che la circonda, di emozionarsi per il ritorno della primavera, per la lettura di un libro, per il calore di un sorriso che arriva inaspettato. 

LA STORIA DEL RITROVAMENTO:

Primavera 1945 Zinaida Berezovskaya, medico militare al seguito dell'Armata Rossa, trova il diario di Rywka Lipszyc tra le rovine dei crematori di Auschwitz-Birkenau. Lo porta a casa con sé, in Siberia, e lo custodisce fino alla morte, nel 1983. 

1995 Anastasia, nipote di Zinaida, ritrova il diario tra gli oggetti di famiglia in occasione di una visita alla madre, lo legge e ne intuisce lo straordinario valore. Decide di portarlo a San Francisco, dove è emigrata nel 1991. Negli anni seguenti si mette in cerca dell'istituzione più adatta cui consegnare questa straordinaria testimonianza.

2008 Il diario passa nelle mani del Centro per l'Olocausto del nord California e del Brooklyn College che, stabilitane l'autenticità, decidono di far trascrivere il testo originale per assicurarne la sopravvivenza. 

2010
Il diario viene tradotto in inglese, corredato dagli interventi di importanti studiosi, integrato con le testimonianze di due cugine di Rywka e con il resoconto delle ricerche compiute sulla sorte dell'autrice dopo il ritrovamento del diario. 

2014 Il diario viene finalmente pubblicato negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Rywka Lipszyc non è più solo un nome. Non è più nemmeno solo una vittima dell'Olocausto. Le sue parole, semplici e commoventi, saranno un monito eterno all'umanità perché non ripeta gli errori del passato. 

2015 Il libro finalmente arriva nelle librerie italiane. 

COMMENTI:

«Importante e toccante quanto il Diario di Anne Frank.»
The Huffington Post

«Rywka Lipszyc ha rubato l'inchiostro da scuola, e usato la scrittura per fiorire. Nel ghetto di Łódź, nel cuore più freddo della Storia, la sua parola-amuleto rimane “vita”. Invocata, voluta, desiderata con ostinazione. Come i fiori che bucano la neve.»
Silvia Avallone

«Un importante contributo alla memoria della Shoah.»
Sergio Luzzatto

«La memoria dei fiori è un libro forte, intenso, ben curato.»
Frediano Sessi, curatore del Diario di Anne Frank

«“Scrivere”, dice Rywka Lipszyc. “Oh, avrei così tanto da scrivere!” E alle parole si afferra per sopravvivere e per comprendere.»
Fabio Geda

«Un libro pregnante e commovente. L'aspetto che mi ha appassionato di più è la storia della scomparsa di Rywka, come se uscita dall'inferno si fosse voluta dileguare.»
Roberto Faenza

2 commenti:

  1. Oddio questo libro lo leggerò sicuramente. Anche a me sta molto a cuore questo argomento e davvero, non vedo l ora di vedere quali altri titoli proporrai. Io quest anno ho letto avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys, tratto anche questo da una storia vera, solo che è incentrato nei gulag siberiani. Un bacio e alla prossima. Grazie per avermi fatto scoprire l esistenza di questo libro :-)

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    1. Ciao Nora! Io quest'anno ho letto vari libri su questo argomento, anche se non erano tratti sempre da storie vere, e più d'uno e' nella mia Top Ten Book 2014 riportata nell'articolo precedente, e ti consiglierei "Intenso come un ricordo" di Jodi Picoult un libro che lascia il segno, la recensione la trovi qui nella home sul lato destro).
      Buon week end cara!

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