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domenica 8 febbraio 2015

Rubrica: "C'era una volta..."


Questa Rubrica mi piace, ha un suo fascino, probabilmente non è per tutti, ma sono convinta che più di qualcuno come me, nel profondo nasconde un lato ancora bambino.

"Mary Mapple e la spezieria della morte" è una favola dalle tinte dark che ricorda un pò lo stile di Gaiman, e come tutte le favole anche questa racchiude tra le righe degli importanti insegnamenti.

di
K.B. Wingard
Editore: Ophiere Editore
Pubblicazione: dicembre 2014
225 pag.
Prezzo: 9,80 euro

CONTENUTO:

A Schnorr, nella Foresta Nera, le tre socie della bottega "Spezie&Delizie" avevano il sacro terrore di cose misteriose tipo spettri, fate, e fantasmi. Disapprovavano la morte e detestavano i bambini.

Non amavano marmocchi a eccezione della bambina  assaggiatrice della televisione del tutto simile a una foca per via di tutte quelle caramelle. Ma alle tre socie non importava, la ritenevano la più bella del mondo, completamente diversa da una sventurata come Mary Mapple, trovata in un cassonetto. Figurarsi!!!
Mapple lo sapeva, era strana con tutti quei lividi, le occhiaie, la faccia pallidissima. E il fatto di essere nata il giorno dei morti, poi, era un segno di sventura certa.
Ma, come il professor Appleby avrebbe detto: «…Nel cielo, sopra le nuvole. In posti di cui si favoleggiano meraviglie, e stranezze, e dove dar battaglia alla morte, accadono fatti inimmaginabili!»


L'AUTRICE:

Sotto lo pseudonimo di K.B. Wingard, si nasconde un’autrice prolifica di saggi e romanzi. Giornalista e ghost writer ha cominciato a scrivere storie fantastiche fin dall’adolescenza. Vive attualmente in un paesino in montagna con marito, cane, gatti e un gallo molto aggressivo.

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