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martedì 7 aprile 2015

Anteprima: "OVUNQUE TU SARAI" + Recensione

A volte quando leggi la trama di un libro ti ritrovi lì a pensare, a lasciare per un momento la tua piccola stanza, la tua casa, per ritrovarti nei panni di una perfetta sconosciuta, frutto dell'immaginazione di un qualche scrittore, che per quel momento ti ha saputo portare lontano, come se non fossi più tu, come se potessi vivere anche la vita di qualcun altro.
Questo, per una frazione di secondo, mi capitato ora mentre leggevo le poche righe della quarta di copertina del libro "Ovunque tu sarai" di Fioly Bocca edito dalla casa editrice Giunti da domani in libreria.
Di seguito la mia recensione in anteprima.

di
Fioly Bocca
Editore: Giunti
Pubblicazione: 8 aprile 2015
160 pag.
Prezzo: 12,00 euro

STRUGGENTE E DRAMMATICO, PIENO DI SPERANZA E DI GIOIA, È UN ROMANZO SUL POTERE MAGICO DI UN INCONTRO, QUANDO LO SGUARDO DI UNO SCONOSCIUTO TI RIVELA CHE NIENTE È PER CASO.

CONTENUTO:

"Così capita che un dialogo nato per caso con un passeggero qualunque del Milano-Torino prenda una strada tutta sua, ingovernabile, e tu, senza nemmeno accorgerti, arrivi proprio a quel punto, a quel grumo che hai dentro e che cercavi in tutti i modi di nascondere. E senza sapere perché, ti metti a nudo, non risparmi niente, davanti a occhi sconosciuti offri la tua anima vulnerabile come una spogliarellista esibisce a un pubblico rapito la propria intimità.”

Anita vive da tanti anni a Torino ma è cresciuta sulle Dolomiti, dove il vento soffia sempre e l'aria è fresca, dove l'aria trasparente profuma sempre di legno e di terra, e dove negli ultimi tempi è costretta a tornare a causa della terribile malattia di sua madre, che peggiora ogni giorno di più. È giusto mentire per proteggere chi ami? Anita decide di sì e ogni sera, quando si mette al computer per scrivere l'e-mail della buonanotte a sua mamma, racconta un sacco di bugie. Non le dice che il lavoro all'agenzia letteraria non le piace per niente, né che il suo fidanzato, Tancredi, è distratto, assente e certo non muore dalla voglia di fare piani concreti. Anzi, Anita descrive i preparativi per le nozze, immagina la chiesa del paese addobbata di fiori e i bambini che verranno. Finché un giorno, sul treno che la riporta a Torino, ogni finzione crolla di fronte agli occhi esotici di Arun, due occhi profondi che sanno guardare davvero, e a cui basta un istante per leggere tutta la tristezza di Anita. Ma chi è questo scrittore per bambini che ama il mare d'inverno? E perché, anche se vuole tenerlo lontano, qualcosa la riporta insistentemente a lui?

L'AUTRICE:

Fioly Bocca vive sulle colline del Monferrato ed è madre di due figli. Laureata in Lettere all'Università degli Studi di Torino, si è specializzata con un corso in redazione editoriale. Ovunque tu sarai è il suo romanzo d'esordio.

RECENSIONE:

La trama mi ha ingannata, credevo di ritrovarmi tra le pagine di uno di quei libri senza molte pretese, capaci di distrarti senza alcun impegno, colpevoli di essere forse un po' banali ma di adempiere al loro compito di "lettura leggera".

Niente è mai stato così lontano dalla realtà, in sole poco più di centocinquanta pagine questa scrittrice vi ha racchiuso un concentrato di sentimenti allo stato puro, stati d'animo così profondi che tu lettore impotente, non puoi fare altro che lasciarti travolgere.

E non so se centra anche il particolare periodo che sto attraversando, ma riesci a toccare quasi con mano la palpabile sofferenza della protagonista, l'abisso di vuoto in cui sprofonda che sembra avviluppare anche te, quel senso di abbandono dovuto alla perdita di una persona cara che ti riecheggia nell'anima.

Ma in questo breve romanzo c'è anche la consapevolezza di dovere a se stessi e alla vita non solo il sopravvivere ma il vivere pienamente, trovando la propria strada, correndo dei rischi, cosa che difficilmente facciamo, perché è troppo faticoso nuotare meglio lasciarsi trasportare dalla corrente...

Un altro tassello di questa storia è il destino e così ti ritrovi a pensarci, a chiederti se esista davvero...io credo di si, ma siamo sempre troppo impegnati o ciechi per notare i piccoli segni che dissemina sul nostro cammino.

Quando giri l'ultima pagina senti che non è possibile cancellare il dolore ma conviverci e accettarlo si, perché ti ricorda quanto colui che non c'è più fosse importante, tanto da far parte di te per sempre.

Una voce potente che vi resterà dentro a lungo.


Voto: 5 stelline

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