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mercoledì 15 aprile 2015

Anteprima: "BASTA UN RAGAZZO"

"Basta un ragazzo" è il racconto di uno studente brillante che tra le indecisioni degli adulti e il bullismo dei suoi coetanei non ha smesso di credere nella realizzazione di un sogno. È la storia di un adolescente omosessuale che trova la forza di lottare per esser rispettato. È il libro di un’intera generazione in grado di cambiare il mondo, e che in queste pagine può trovare davvero il coraggio di provare a farlo.

di
Jack Andraka e Matthew Lysiak
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 7 maggio 2015
250 pag.
Prezzo: 15,00 euro

«L'unica cosa che chiedo è un'opportunità

CONTENUTO:

Jack ha quindici anni e una smisurata passione per la scienza. Trascorre interi pomeriggi nel seminterrato di casa a fare esperimenti, a inventare, a costruire. Ma quando per un tumore al pancreas perde improvvisamente un caro amico di famiglia, con la sorprendente incoscienza tipica dei più giovani si pone un obiettivo: trovare una cura per questa malattia. Migliaia i tentativi andati vuoto, centinaia le lettere di rifiuto dalle università e dai laboratori a cui chiede supporto, infinite le ore di ricerca e i dubbi di chi sostiene sia un’impresa troppo grande per un ragazzo della sua età. Eppure Jack non si dà mai per vinto, e riesce a mettere a punto un sistema rivoluzionario, economico e straordinariamente preciso per individuare sul nascere questo tipo di tumore, quando ancora le possibilità di sopravvivenza sono altissime. 

GLI AUTORI:

Jack Andraka, classe 1997, ha vinto decine di premi tra cui l’Intel International Science and Engineering Fair, il Gordon E. Moore, il Siemens We Can Change the World Challenge e l’American Ingenuity Award. È protagonista di numerosi documentari tra cui You Don’t Know Jack di Morgan Spurlock, presentato al 2013 Sundance Film Festival. È stato intervistato da ABC, CNN, BBC, FOX e da quotidiani e riviste di tutto il mondo. 

Matthew Lysiak è un giornalista, già corrispondente del quotidiano «New York Daily News». È autore di Newtown: An American Tragedy. Suoi contributi sono apparsi su «The Brooklyn Paper».

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