Ci sono molti libri che parlano della Seconda Guerra Mondiale meno sulla bomba di Hiroshima e Nagasaki. Nella mia libreria c'è un libro su questo argomento, un piccolo tesoro che custodisco gelosamente, profondamente triste e commovente, che sa scuoterti l'anima ma che consiglierei sempre e comunque, "Il Canto delle Parole Perdute" di Andrés Pascual - che racchiude in se l'eco di un passato atroce insieme agli importanti quesiti che inevitabilmente si legano all'uso dell'energia nucleare come fonte di energia.
"Mia amata Yuriko" di Antonietta Pastore più che un romanzo sembra un lungo racconto, ma già dalla trama s'intuisce la forza della storia, l'importanza del periodo in cui si svolge e le tradizioni giapponesi con cui si scontra.
Un romanzo sul coraggio e la fragilità che stanno dietro a ogni scelta, a ogni rinuncia che facciamo per essere fedeli a noi stessi.
Spero di leggerlo presto...
di
Antonietta Pastore
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 19 gennaio 2016
136 pag.
Prezzo: 16,50 euro
Muovendosi nello spazio e nel tempo, ci racconta il dolore struggente dell'abbandono, la fierezza dei sentimenti piú profondi, compresa la nostalgia, la dignità di chi pur subendo discriminazioni sceglie di non tradire la parte piú vera di sé.
CONTENUTO:
Yuriko è una ragazza caparbia, vitalissima, che vive con la sua famiglia, d'origine contadina, sull'isola di Etajima, vicino all'Accademia navale. Yoshi appartiene invece a una stirpe di samurai, è uno dei migliori allievi dell'Accademia, ma si è iscritto solo per volere dei genitori - la sua vera passione è la poesia. In tempo di pace, il matrimonio tra i due sarebbe stato impensabile, ma di fronte alla possibilità che Yoshi venga mobilitato da un momento all'altro, anche i suoi impettiti genitori si ammorbidiscono, acconsentendo alle nozze. L'amore di Yuriko e Yoshi rischia però di essere un'altra vittima della bomba atomica. Yuriko infatti, non avendo da un po' notizie del marito, imbarcato su una nave della flotta giapponese, la mattina del 6 agosto 1945 prende il traghetto diretto a Hiroshima, per andare a chiedere informazioni alle Poste centrali... Antonietta Pastore sa condurci con garbo e sapienza nell'universo giapponese, facendoci da guida tra i colori e i sapori di una società dai codici spesso indecifrabili.
L'AUTRICE:
Antonietta Pastore ha studiato Pedagogia a Ginevra, come allieva di Jean Piaget, e alla Sorbona di Parigi. Ha vissuto sedici anni in Giappone dove è stata visiting professor all'Università di Lingue Straniere di Osaka. Ha tradotto numerosi autori giapponesi tra i quali ricordiamo Abe, Ikezawa, Inoue, Murakami.
Con Einaudi ha pubblicato Nel Giappone delle donne (2004), Leggero il passo sui tatami (2010) e Mia amata Yuriko (2016).
Con Einaudi ha pubblicato Nel Giappone delle donne (2004), Leggero il passo sui tatami (2010) e Mia amata Yuriko (2016).
Ma sai Debora mia che penso di averlo letto...?!
RispondiEliminaMi piacciono i racconti giapponesi (aikido e kendo come ricordi)anche se come le pellicole sono a volte un po' lenti.
Bacio serale bellissima
Se non l'hai fatto ti consiglio prima o poi di farlo perché merita e visto che ti piacciono i racconti giapponesi dovresti tenere presente anche "Il gusto proibito dello zenzero" di Jamie Ford...splendido romanzo. Buona serata mia cara! :)
EliminaMi sbrano entrambi due libri interessanti e diversi dai soliti. E poi il Giappone mi ha sempre affascinato un sacco!! *_*
RispondiElimina*sembrano
EliminaE lo sono Alenixedda! Buona giornata:)
EliminaNon sapevo dell'uscita di Mia amata Yuriko,mi piace moltissimo la trama, la sensibilità giapponese e l'ambientazione storica. Lo prenderò ;)
RispondiEliminaIl gusto proibito dello zenzero è uno dei miei libri prferiti e mi è venuta voglia di rileggerlo.
Buone letture!!!
Ciao LadyCooman! Ho pensato la stessa cosa :)
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