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martedì 6 novembre 2012

Rubrica: "Scrittori Emergenti"

HO DECISO DI DEDICARE UN ANGOLINO DEL MIO SPAZIO LETTERARIO AGLI 

"SCRITTORI EMERGENTI" 

PRESENTANDOVI IL LORO LIBRO E  - SE SONO FORTUNATA -

LA LORO INTERVISTA!

Torno sempre molto volentieri ad aggiornare questa Rubrica perche', in un certo senso, racchiude i sogni e le speranze di qualcuno. Oggi vi parlero' di una giovane liceale con la passione per la scrittura, Mariapia Messina, autrice e illustratrice del libro intitolato "Beatrice", il primo di due volumi, che narra di una povera bambina a cui la vita ha riservato il peggio, ma proprio quando la vita sembra averle voltato le spalle ecco che la morte l'accoglie nelle sue braccia dandole un'altra possibilità. 

di
Mariapia Messina
Venduto da Amazon: qui
Formato Kindle - settembre 2012
Lunghezza stampa: 42 pag.
Prezzo: 1,03 euro

CONTENUTO:

Cosa succede alle persone dopo che muoiono? Semplicemente smettono di esistere, eppure Beatrice era sempre molto triste a pensare alla loro prima notte nel cimitero insieme a tutti quegli estranei. Ma sapeva che il giorno dopo avrebbero già fatto amicizia e ritrovato i loro cari. Lei si preoccupava sempre per gli altri e voleva bene a tutti anche se non lo dava a vedere. Nessuno le aveva ricambiato quel tenero sentimento. Beatrice era solo una bambina molto sola e la prima notte nel cimitero non trovò nessuno che un tempo le avesse voluto almeno un po’ di bene. Distesa al buio lei aspettava che qualcuno le venisse a portare almeno un piccolo fiorellino, uno di quei fiori di campo che si potevano cogliere appena fuori il cimitero.

L'AUTRICE:



Mariapia Messina nata a Matera nel 1994, vive a gravina, frequenta l'ultimo anno del liceo pedagogico. Ama scrivere e leggere. Sempre sul sito di Amazon ha pubblicato"Cronache d'Inverno", "Inno alla Stupidità" e "La Dama del Lago".






 INTERVISTA

Oggi nel mio spazio dedicato a chi nella vita ha fatto della scrittura il suo sogno c'e' una giovane scrittrice, Mariapia...benvenuta...parlaci un po' di te...


- Sei una ragazza molto giovane eppure con all'attivo gia' due libri auto-pubblicati, come nasce la tua passione per la scrittura?
Dopo una vita passata a leggere libri e a rifuggiarmi in mondi molto diversi dalla realtà ho sempre desiderato costruire un mondo tutto mio dove muovere mille e più personaggi, poi in primo liceo mi fu assegnato un compito in cui mi veniva chiesto di scrivere un racconto sui vampiri, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Improvisamente mille storie mi sono venute in mente e ne ho scritte veramente tante ma solo di recente ho avuto il coraggio di pubblicarne qualcuna.

- Il tuo libro "Beatrice vol. 1" (il primo di due capitoli) racconta le vicende di una bambina dopo la sua morte, devo dire un tema molto particolare e triste, come e' nata questa storia?
Come tutte le altre è nata una notte in cui non riuscivo a prendere sonno, credo che quello sia il momento migliore della giornata per scrivere, le idee fioriscono in fretta e bisogna essere veloci a scriverle prima che appassiscono. Certo può sembrare un tema triste ma non è così, è solo il tentativo di immaginare una vita dopo la morte e non credo esista un desiderio più felice di questo.

- Sia la copertina che le illustrazioni all'interno del libro sono un tuo lavoro, posso chiederti cosa e' nato prima?
Assolutamente prima il libro! Come si può immaginare non ho frequentato una scuola d'arte o un corso di disegno ma è una cosa che mi piace ugualmente molto e quindi ho pensato di integrare delle immagini nel racconto.

- Una domanda che mi piace chiedere sempre, perche' assume un significato diverso per ogni scrittore, e': come ti sei sentita quando hai scritto la parole fine?
Di solito provo tantissima tristezza e il più delle volte piango! Ma nel caso di "Beatrice vol.1" non è stato così perchè la parola che ho scritto a fine pagina non è stata "fine" ma "continua", sicuramente quando lo terminerò piangerò come una fontana ma per il momento mi godo il momento più bello: scrivere!

- Ti sembrera' una domanda scomoda, ma devo chiedertelo, come mai hai scelto di auto-pubblicarti?
No, invece sono contenta di questa domanda così posso chiarire le mie ragioni. Ho inviato il racconto ad alcune case editrici solo che con la fortuna che mi ritrovo queste si sono rivelate a pagamento e mi hanno chiesto cifre da mettere le mani nei capelli mentre le grandi case non sono riuscite neanche a contattarle. Così navigando un po' in rete ho scoperto questa possibilità di auto-pubblicarmi, non solo si è rivelata una cosa molto semplice ma anche molto conveniente! In primo luogo il prezzo lo decido io e quindi, essendo già io una lettrice accanita senza un soldo in tasca, mi è sembrata una buona idea poter vendere il mio libro ad un prezzo bassissimo. Naturalmente auto-pubblicarsi ha anche degli aspetti negativi ma a dirla tutta l'unica cosa che mi interessa è che qualcuno leggendo un mio libro possa provare almeno un briciolo delle emozioni che provo io mentre scrivo.

- Qual'e' il tuo genere letterario preferito? A quale autore t'ispiri?
Non ne ho uno, leggo assolutamente di tutto mi basta che la storia sia interessante. Adoro il libri di Emily e Charlotte Brontë quindi per me sono loro il mio punto di arrivo, se mai un giorno riuscirò a scrivere un libro pari in bellezza alle loro opere allora potrò finalmente ritenermi soddisfatta. Ma fino a quel giorno ne dovrò passare di notti intere a scrivere!

- I tuoi progetti per il futuro?
Sicuramente riuscire a prendere la maturità! E poi riuscire ad entrare in una buona università. Naturalmente continuerò a scrivere anche in futuro, ho appena iniziato una nuova storia e spero di riuscire a fare un buon lavoro.

- Ed infine, il tuo sogno nel cassetto?
Sogno di continuare su questa strada anche se non mi aspetto di diventare la nuova J.K. Rowling, spero solo che i miei racconti possano piacere a qualcuno. Per il resto non amo molto sognare poichè più si sogna più questi non diventano realtà.


Ti ringrazio per aver accettato il mio invito...e' stato un piacere! In bocca al lupo per tutto!!!
Veramente ancora grazie per questa intervista, è stato un vero piacere per me... e facciamolo crepare questo lupo!


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