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sabato 25 gennaio 2014

Per non dimenticare...


L'Anniversario di questa data importante si avvicina ed io voglio cercare nel mio piccolo di contribuire a "Non Dimenticare".
Come spesso ripeto non e' necessario che il racconto sia vero, perche' il contesto lo e', e comunque credo che in fondo nel mondo, magari c'e' qualcuno che ha vissuto qualcosa di simile.

"Dovrei essere fumo" di Patrick Fogli, e' un romanzo che narra due storie che corrono su due binari paralleli: a separarli il tempo, ad unirli un quaderno azzurro che racchiude il racconto di una vita consegnata nelle mani di un uomo, perche' nulla si perda...perche' non accada di nuovo.

di
Patrick Fogli
Editore: Piemme
Pubblicazione: gennaio 2014
294 pag.
Prezzo: 15,50 euro


CONTENUTO:

Sono nato il 25 luglio 1921,
mi chiamo Emile Riemann e sono ebreo.

Emile è nato a Parigi ed è ebreo da chissà quante generazioni. Non ricorda il giorno in cui ha iniziato ad avere paura, ma da quel giorno non ha più smesso. Quando è arrivato ad Auschwitz, nel settembre del 1942, non immaginava che sopravvivere a quell'inferno sarebbe stato peggio che morirci. Ha poco più di vent'anni, con lui ci sono la fidanzata e il fratello minore.
Quando entra nel Sonderkommando di Auschwitz diventa un impiegato della morte, uno degli anelli della catena che stermina vite umane a migliaia ogni giorno.
In Francia, da qualche parte, può solo sperare che i suoi genitori siano vivi.

Alberto, oggi, è un soldato dei corpi speciali, un uomo in fuga dalla guerra, dagli effetti collaterali, dall'ipocrisia.
Ha iniziato una nuova vita. Il suo passato nei servizi segreti è ormai alle spalle, per quanto possa esserlo un'esistenza di quel tipo. Perché lui è il migliore, e qualcuno se n'è accorto, tanto da offrirgli un incarico inatteso: la sorveglianza di un uomo molto anziano e molto ricco la cui vita è in pericolo, e non solo per il cancro che lo sta consumando.

A unire le loro storie un quaderno azzurro, a cui è affidata una verità che non tutti hanno il coraggio di guardare in faccia. E un'ossessione, che rende schiavi in attesa di poter rendere liberi. 

Un romanzo sulla vendetta e sul perdono. Che non sempre sono sulle facce opposte della medaglia.


L'AUTORE:

È nato a Bologna ed è ingegnere elettronico. Ospite al Festivaletteratura di Mantova, finalista al Premio Scerbanenco al Noir in Festival di Courmayeur, è considerato dalla critica uno degli scrittori più interessanti e originali della narrativa italiana di oggi. Per Piemme ha scritto Lentamente prima di morire – il cui protagonista, Gabriele Riccardi, torna anche ne La puntualità del destino – L’ultima estate di innocenza e i romanzi Il tempo infranto, sulla strage alla stazione di Bologna, e Non voglio il silenzio, con Ferruccio Pinotti, sull’omicidio Borsellino e la trattativa Stato-mafia.Ha scritto con Stefano Incerti la sceneggiatura di Neve, il nuovo film del regista napoletano. Patrick Fogli è anche su Facebook e TwitterSeguici su #dovreiesserefumo


Blog ufficiale: "qui"


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