Tra un paio di giorni (il 24 per essere precisi) uscirà "I nostri cuori chimici" - di cui vi ho già parlato qui - avevo intenzione di aspettare quel giorno per farvi sapere il mio pensiero su questo libro ma non so resistere, mi è talmente piaciuto che ho pensato di pubblicarla subito. Ringrazio la casa editrice per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima. Spero che le mie parole possano convincervi a leggerlo, perchè ne vale veramente la pena.
RECENSIONE:
Ci sono momenti che è difficile catalogarlo solo come uno YA perché e' profondo e scritto con una sensibilità tale che con prepotenza ti sottrae alla realtà e ti catapulta tra le righe di queste pagine, nei sentimenti racchiusi da parole dense di significato.
Mentre la storia incalza in una vita immaginata niente ti sembra più reale o vero, tanto che ti spaventa e spiazza allo stesso tempo, sempre più assorbito da quello che Henry ti racconta.
E se a volte non riesci a distinguere chi sta provando cosa - tra te e lui - altre volte ti senti il suo migliore amico a cui sta confidando la sua vita e ti rammarichi perché non puoi dargli i tuoi consigli e il tuo supporto.
Potrei dire che questo libro molto semplicemente narra di un ragazzo che si innamora della ragazza sbagliata. Potrei ma non sarebbe la verità perché anche se forse potrebbe sembrare una giusta frase riassuntiva, tra le pieghe invisibili di queste poche parole si celano sfaccettature infinite fatte di sensazioni, stati d'animo e momenti vissuti che racchiudono un mondo.
L'amore lo si aspetta, lo si sogna, lo si idealizza come qualcosa di unico e perfetto ma non lo è perché neanche noi lo siamo; si è convinti che debba essere per sempre e ricambiato in egual misura ma la verità è che non è così, non si sceglie chi amare ma questo non significa che quel sentimento sia meno speciale.
Henry non è mai stato innamorato, non sa cosa si provi, ma non c'è bisogno perché quando incontra Grace il suo cuore sa cosa fare e a nulla sono valsi i consigli dei suoi amici o i suoi stessi timori taciuti e poi accantonati.
L'amore fa il suo corso...nonostante tutto, anche se è deleterio, sbagliato e distruttivo.
La ragione si arrende ad una guerra già persa sin dal principio.
Grace dal canto suo, ha solo cercato di trovare un barlume di luce in quell'oceano di oscurità in cui è sprofondata la sua vita, anche se a discapito di quel sentimento puro e sincero che Henry le offriva.
Spesso durante la lettura ti ritrovi a trattenere il respiro, a sperare che qualcosa cambi, ma poi il pensiero vola inevitabilmente al tuo primo amore e ti rendi conto che fin troppo spesso non è previsto il lieto fine, eppure il solo ricordo ti fa affiorare un sorriso e nonostante il dolore e le lacrime, sai il suo immenso valore e cosa ha significato.
Quando la sorella di Henry, cerca di spiegargli scientificamente cosa sia l'amore - da qui il titolo - per fargli capire che vale sempre la pena amare, egli non è convinto perché la sofferenza lo sta annientando e pensa che avrebbe preferito non averla mai incontrata per non soffrire affatto.
Ma è giusto essere solo uno spettatore della propria vita per evitare di farsi male? Certo ci si procurano meno ferite, ma questo è sufficiente a farti sentire vivo? A vivere veramente?
Grace accusava Henry di amare una versione di lei che non esisteva più, ma non è forse vero che ognuno di noi non è mai solo come appare in superficie? E che ognuno di noi è così complesso che a volte anche noi stessi stentiamo a conoscerci davvero?
Quando leggi l'ultima pagina il tuo primo pensiero è che vorresti cominciare daccapo per lasciarti di nuovo andare a questa scrittura dolorosamente reale, che ti entra sotto pelle e si annida lì dove i turbamenti prendono vita.
Un libro sul primo amore, sulla perdita e sulla crescita scritto da un'attrice che evidentemente sapeva di cosa stava parlando.
Voto: 5 stelline
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