"A un metro da te" in libreria dal 5 marzo, è il titolo del romanzo scritto da Rachael Lippincott insieme ai due sceneggiatori Mikki Daughtry e Tobias Iaconis, pubblicato da Mondadori, che sarà anche nelle nostre sale cinematografiche dal 21 di questo mese.
Stella e Will hanno diciassette anni, si
conoscono nell’ospedale dove sono entrambi ricoverati ed è amore a prima vista.
La malattia li costringe a restare sempre a una distanza di sicurezza di un
metro e mezzo, per non rischiare di trasmettersi tra loro batteri che
potrebbero essere letali, e questo rende tutto molto complicato. Vivere in un
tempo preso in prestito significa vivere ogni momento, e mentre le sfide si
innalzano, Will e Stella scopriranno una forza dentro di loro imparando
rapidamente che le possibilità di restare vicini sono infinite, anche senza
sfiorarsi. Una storia sul potere dell’amore che lotta contro il tempo
e lo spazio.
RECENSIONE:
Dopo un lunghissimo periodo in cui tutto ciò che mi era familiare come leggere o disegnare, quei preziosi momenti in cui riuscivo a ritrovare me stessa per stare bene, sembravano non avere più senso, perché avevo smarrito quella parte di me che amava farlo, ho ripreso un libro in mano e mi sono lasciata coinvolgere da "A un metro da te".
Certo la mia psicologa probabilmente non la riterrebbe una buona scelta e per ovvie ragioni, ma sono contenta di averlo letto.
Avevo bisogno di qualcosa di forte per cui provare empatia, qualcosa che in fondo in fondo mi facesse sentire meno sola nella mia situazione. Magari qualcuno potrebbe dire: perché leggere qualcosa di così angosciante? Perché non cercare una storia che ti porti il più lontano possibile da terapie, ospedali, malattie di cui non esiste cura?
Eppure per quanto possa sembrare assurdo, quando si vive una situazione analoga - almeno per quanta m riguarda - lo trovi confortante anche se sembra contorto - e forse un po' lo è. -
Un libro e un film (presto nelle sale) per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla FC, la fibrosi cistica, una malattia incurabile e che non lascia via di scampo, informazioni queste che conosciamo un po' tutti, ma tra queste pagine c'è uno spezzone di vita di chi questa malattia la vive sulla propria pelle, con tutto ciò che questo comporta, le grandi difficoltà, il quotidiano sempre più difficile, tutto quello che si deve affrontare per poter sperare di posticipare quella data di scadenza fin troppo certa.
Un libro scritto in prima persona da due ragazzi diversi eppure così uguali che condividono le stesse paure, gli stessi dubbi ma soprattutto la speranza d'ingannare il tempo solo per averne un po' di più.
Se cercate la storia d'amore sarete accontentati ma non è solo questo che troverete, preparatevi a sentire con ogni fibra del vostro essere il forte, assoluto desiderio di vivere prima di morire, ad ogni costo e nonostante tutto, perché sentire il sole sul viso, ammirare le stelle, camminare senza sentire dolore, seppur così semplici a volte sono traguardi quasi irraggiungibili per alcune persone.
E non so se sia la mia particolare condizione di salute a parlare, eppure capisco fin troppo bene l'assurda, sconsiderata voglia di scappare che prova Will nel voler lasciare l'estenuante routine fatta di ricoveri, flebo, cure sperimentali, esami diagnostici e una marea di pillole che sembrano non avere mai fine e non portare da nessuna parte se non sottrarre tempo prezioso a quel poco che ne rimane.
Ma forse senza tutto questo ce ne sarebbe ancora meno e così non si molla e si va avanti.
Ma forse senza tutto questo ce ne sarebbe ancora meno e così non si molla e si va avanti.
Il brutto è che molto spesso - forse anche troppo direi - quando si è malati si è considerati solo per questo e ci si dimentica invece che prima di essere un malato di... si è un essere umano con dei sentimenti e dei sogni, che vanno oltre la malattia, per i quali si stringono i denti e non ci si arrende, per i quali vale comunque la pena vivere.
Una storia fondamentalmente triste ma in cui si scorge un piccolo spiraglio di luce, che ti mostra altre realtà diverse dalla tua e che innanzitutto ti fa vedere le cose da un'altra prospettiva.
Voto: 4 stelline
FILM:
FILM:
A UN METRO DA TE
Titolo originale: FIVE FEET APART
Un film di Justin Baldoni
Prodotto da: Cathy Schulman e Justin Baldoni
Scritto da: Mikki Daughtry e Tobias Iaconis
Cast: Cole
Sprouse, Haley Lu Richardson, Moises Arias
DAL 21 MARZO AL CINEMA
Le teen star Cole Sprouse e Haley Lu
Richardson vestono i panni di Will e Stella, due malati di fibrosi cistica che
si innamorano a prima vista, ma a causa della loro malattia, dovranno
mantenersi ad una distanza minima di un metro.
La storia di
Will e Stella contribuirà inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla
fibrosi cistica, la malattia genetica grave per la quale non esiste ancora una
cura risolutiva. Il film e il romanzo A
un metro da te hanno quindi ricevuto il patrocinio della Lega Italiana
Fibrosi Cistica onlus-LIFC, l’Associazione di pazienti che lavora per
migliorare la qualità della vita e delle cure per le persone con fibrosi
cistica.
Un amore
romantico e drammatico, ostacolato da una malattia che tiene i due protagonisti
lontani, privati di qualsiasi contatto fisico che possa minacciare la cura
sperimentale che stanno seguendo.
Attraverso
gli sguardi, i sorrisi e un amore profondo e totale come solo quello di due
adolescenti può essere, i due riusciranno a farsi forza e ad avvicinarsi
emotivamente l’uno all’altro infondendosi coraggio a vicenda in questo lungo
percorso e trovando finalmente qualcosa che gli dia la spinta giusta per voler
guarire e tornare a vivere.
I due giovani impareranno presto che
ci sono infinite possibilità di stare insieme e scopriranno di avere una forza
dentro capace di travalicare la distanza.
ciao grazie per questa segnalazione. Un buon inizio di settimana
RispondiEliminaAnche a te Robby! Ciao
EliminaLo leggerò sicuramente! Grazie per la tua bella recensione. :))
RispondiEliminaNe vale la pena e grazie!
EliminaMolto interessante.
RispondiEliminaAvevo visto il trailer del film e già mi ispirava, ora sono ancora più incuriosita.
E fai bene! Ciao e grazie di essere passata :)
EliminaVolevo chiederti una cosa.
EliminaHo pubblicato un breve racconto “L’ultima chance…”. Si tratta di una sorta di monologo iniziale della protagonista, con un po’ di romanticismo e un finale apocalittico.
Mi piacerebbe, se fosse possibile, una tua recensione e/o segnalazione.
Per la recensione posso fornirti l’ebook.
Ti lascio la mia mail nel caso fossi interessata: ila.vecchietti@gmail.com