Ci sono libri che vanno letti, storie che vanno ascoltate perche' non e' sufficiente rammentare cosa successe solo nel "Giorno della Memoria" bisogna ricordare..."sempre".
Il libro che vi presento e' una testimonianza di chi all'epoca era solo un ragazzino ma che riusci' a sfuggire agli orrori dell'Olocausto.
Ormai si è parlato tanto dei lager nazisti, abbiamo letto libri e visto film sull’argomento. Ma ogni storia è unica, e quella di Sam è incredibile, sconvolgente. Non solo il racconto dell’incubo del lager, ma anche quello della sua fuga, e di come sia riuscito, infine, a ricostruirsi una vita.
«Una
testimonianza vivida, palpabile degli orrori di Auschwitz».
- Sunday Times -
di
Sam Pivnik
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: Novembre 2012
336 pag.
Prezzo: 9,90 euro
Una storia vera, unica e commovente
Un grande successo internazionale
Tradotto in sette paesi
Un grande successo internazionale
Tradotto in sette paesi
Una storia vera
: la
testimonianza mai raccontata del bambino che da solo sfuggì agli orrori
dell’Olocausto
, Sam Pivnik, figlio di un sarto ebreo, nasce a Bedzin in Polonia
e trascorre una vita normale fino al primo settembre del 1939 - giorno del suo
tredicesimo compleanno - quando i nazisti invadono la Polonia e la guerra spazza
via in un attimo ogni possibilità di futuro. Da quel momento la
sua vita non sarà più la stessa. Sam conosce il ghetto, i divieti imposti dai
nazisti, il coprifuoco, gli stenti, il terrore per le strade. Poi, dopo un
rastrellamento, tutta la sua famiglia viene deportata al campo di concentramento
di Auschwitz-Birkenau. Strappato alla sua famiglia, che trova la morte nelle
camere a gas, Sam subisce terribili soprusi e atrocità, e ogni giorno, alla
famigerata Rampa di arrivo dei treni dei deportati, vede compiersi sotto i suoi
occhi la più inenarrabile delle tragedie. Sopravvissuto alla crudeltà delle SS e
dei Kapo, ai lavori forzati nella miniera Fürstengrube e alla “marcia della
morte” nel rigido inverno polacco, Sam è infine tra i prigionieri sulla nave Cap
Arcona, bombardata dalla Royal Air Force perché luogo di esperimenti dei nazisti
su donne e bambini da parte delle SS. Ma ancora una volta, miracolosamente,
riesce a salvarsi. Questo libro racchiude una testimonianza unica al mondo: la
storia di un uomo che ha attraversato tutti i gironi dell’inferno nazista, ed è
sopravvissuto per portare ai posteri la testimonianza di un orrore indicibile
che non dovrà mai più ripetersi.
L'AUTORE:
SAM
PIVNIK
nato nel 1926 a Bedzin, Polonia, nel 1943 venne deportato nel campo di
concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove il resto della sua famiglia, eccetto
suo fratello Nathan, trovò la morte nelle camere a gas. Sopravvissuto alla
terribile esperienza del lager, è stato liberato nel maggio del 1945. Dopo la
fine della seconda guerra mondiale, si è trasferito a Londra, dove ha aperto una
galleria di antiquariato. Attualmente collabora con varie associazioni di
sopravvissuti all’Olocausto ed è impegnato in campagne per il recupero della
cultura ebraica in Polonia, cancellata dalle persecuzioni razziali. L’ultimo
sopravvissuto è il suo primo libro ed ha commosso milioni di lettori in
tutto il mondo.
Sito ufficiale: "qui"
“LA GENTE SPESSO MI CHIEDE PERCHÉ ABBIA ASPETTATO TANTO PER RACCONTARE LA MIA STORIA. È UNA DOMANDA SEMPLICE, MA LA RISPOSTA NON LO È.
Quando sono arrivato a Londra dopo la guerra nessuno voleva più sentire parlare di quello che era successo. Ognuno aveva i suoi problemi, familiari uccisi o dispersi, edifici bombardati, pochi soldi e la ricostruzione da avviare. La coscienza mi chiese di dimenticare, di costruirmi una nuova vita, di andare avanti.
Ma, naturalmente, non ho mai potuto dimenticare. Quello che voi leggerete una o magari due volte in questo libro è ciò che io rivivo ogni giorno e ogni notte della mia vita. Come ogni altro sopravvissuto all’Olocausto. Non è una lamentela. Non lo faccio per essere compatito. È un fatto. E un altro fatto è che un giorno ho capito che dovevo raccontare questa storia. Ufficialmente e poi stamparla. Perché ogni storia dell’Olocausto dovrebbe essere raccontata. Edmund Burke tanti anni fa disse: quelli che non conoscono la storia sono condannati a ripeterla. La Shoah c’è stata. E in termini di Storia, è successo solo ieri. La mia generazione non rimarrà ancora a lungo in vita e un giorno tutto quello che sarà rimasto di noi saranno le nostre parole stampate. Sam Pivnik non è importante, è solo uno tra milioni. Ma la storia di Sam Pivnik – spero che gli sopravviverà.
”
BOOK TRAILER:
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