Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

martedì 30 dicembre 2014

In Libreria: "LE MIE DUE VITE"

E ogni tanto mi accorgo di qualche svista di percorso, come nel caso del romanzo di Jo Walton, scrittrice insignita di numerosi premi letterari, che ne "Le mie due vite" sviluppa il concetto di sliding doors: sottolineando come ogni scelta abbia effetti considerevoli sul corso degli eventi.

Il romanzo racconta la storia di Patricia Cowan al giorno d'oggi, una donna nata nel 1926 e ricoverata in una casa di cura. Nella sua mente i ricordi si sovrappongono ma allo stesso tempo si scindono in due diverse strade intraprese dal 1946. 
Due donne: una sposata ad uomo violento, l'altra al fianco della biologa Bee.
Due vite completamente diverse.
Il suo senso di scissione diventa però un tarlo insostenibile, generandole domande su domande a cominciare dal suo stesso nome.
Anche la memoria dei fatti storici differisce a seconda della vita che Patricia ha avuto.
I ricordi confusi di due passati così antitetici vengono scambiati dai medici per sintomi di demenza senile. Ma l’anziana donna non ne è affatto certa, e vuole cercare di rimettere insieme i pezzi per capire chi è stata in realtà, anche perché le sue scelte individuali – così diverse – sembra abbiano avuto un peso sulle sorti del mondo al punto da farlo diventare un posto incantevole in cui vivere e, contemporaneamente, lo scenario di azioni spaventose.

Le mie due vite porta il lettore a confrontarsi sia col clima soffocante di sessismo istituzionalizzato dell’Inghilterra del secondo dopoguerra, sia con il tema della omosessualità e i problemi conseguenti al suo disconoscimento sociale.


di
Jo Walton
Editore: Gargoyle
 titolo originale: "My Real Children"
Pubblicazione: ottobre 2014
320 pag.
Prezzo: 18,00 euro

Una donna,
Due vite,
Due versioni incredibili della storia del Novecento

CONTENUTO:

Patricia ha dei ricordi molto confusi del suo passato. Le immagini dell’adolescenza sono nitide e intatte, ma dopo cosa è successo?
Ha sposato Mark ed è stata moglie e madre come le sue coetanee, oppure ha scelto di amare liberamente la sua compagna Bee sfidando tutti i pregiudizi? Davvero le sue scelte hanno influenzato il destino del mondo al punto di farlo diventare contemporaneamen­te un posto meraviglioso in cui vivere e il palcoscenico di atti terribili? 
Patricia non lo sa. Non sa come sia possibile ricordare di essere stata sia Trish sia Pat. Le sfugge qualcosa, è “molto confusa” come annotano i medici sulla sua cartella clinica. E tuttavia deve tentare di rimettere insieme i frammenti per capire chi è stata in realtà…
Due incredibili versioni della storia del XX secolo diverse dalla nostra, due possibilità di vita vissute dalla medesima donna, in cui, come nell’effetto farfalla, le conquiste personali hanno il potere di cambiare i destini di molti altri allo stesso modo in cui il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo.


Da Le mie due vite:

Se i mondi erano due, cosa la induceva a scivolare dall’uno all’altro? […] L’anno era lo stesso, qualunque esso fosse. Solo che le cose erano differenti, e invece non avrebbero dovuto esserlo. Aveva quattro figli, oppure tre. […] Ricordava cose che non potevano essere entrambe vere allo stesso tempo. Ricordava l’assassinio di Kennedy, ma anche che il presidente si era rifiutato di ricandidarsi dopo la crisi dei missili di Cuba. Non potevano essere accadute tutte e due le cose, eppure lei ricordava così. Aveva fatto una scelta che avrebbe potuto condurla in due direzioni diverse e, di conseguenza, aveva avuto due vite? Due vite cominciate entrambe a Twickenham nel 1926 ed entrambe concluse lì in quella casa di cura nel 2014 o 2015, qualunque dei due fosse?

L'AUTRICE:

Jo Walton (1964) è poetessa e scrittrice di libri fantasy e di fantascienza. Ha vinto numerosi premi, tra cui il John W. Campbell Award come Miglior nuovo talento, il World Fantasy Award, il Prometheus Award e il Mythopoeic Award. Con Un altro mondo (Gargoyle 2013) si è aggiudicata il Nebula Award e l’Hugo Award per il miglior romanzo.  
Fra le sue opere: The King’s Peace (2000), The King’s name (2001) e The Prize in the Game (2002), tutti ambientati nello stesso mondo ispirato al ciclo arturiano, Tooth and Claw (2003), Farthing (2006),Ha’Penny (2007) e Half a Crown (2008), trilogia di storia alternativa, Lifelode (2009).



2 commenti:

  1. Ma ma ma...io l ho letto!!!! E mi è piaciuto davvero davvero tanto, un bellissimo libro. Mi aspettavo un libro barboso e invece mi ritrovo una meraviglia tra le mani. L ho amato davvero tanto @_@

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    1. Quindi un'autentica sorpresa? Forse i libri migliori sono proprio questi...

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