Arriva per la casa editrice De Agostini il primo capitolo di una nuova serie che ha conquistato stampa e critica. Sullo sfondo i postumi della seconda guerra mondiale ma con degli esiti diversi da come noi li conosciamo.
Una rivisitazione della storia che ha richiesto un immenso lavoro di ricerca per far si che i fatti potessero essere manipolati dando vita ad una realtà parallela credibile.
Un thriller con un pizzico di fantascienza, un romanzo crudo con una protagonista forte e coraggiosa, dal ritmo serrato che sarà difficile da dimenticare.
Una storia sicuramente nuova che mi ha catturata già dalla trama, forse sia per il periodo in cui è ambientata - che esercita su di me un certo ascendente - sia per il tema trattato...ancora purtroppo più che attuale.
- Cosa sarebbe successo se Hitler avesse deciso di mettere in atto l’Operazione Leone
Marino
e di invadere la Gran Bretagna nell’estate del 1940?
- Cosa sarebbe successo se, invece di attaccare Pearl Harbor,
i giapponesi avessero aiutato il Führer nell’assalto all’Unione Sovietica?
- Cosa sarebbe successo se l’Asse
avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale?
di
Ryan Graudin
Editore: De Agostini
Titolo originale: "Wolf by Wolf"
Pubblicazione: 12 aprile 2016
416 pag.
Prezzo: 14,90 euro
CONTENUTO:
È il 1956, e l'alleanza tra le armate naziste del terzo reich e l'impero giapponese governa il mondo. Ogni anno, per ricordare la loro grande vittoria, le forze al potere organizzano una gara motociclistica che attraversa i continenti da Berlino a Tokyo. Il premio per il vincitore? Un incontro privato con Adolf Hitler. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per stare ferma a guardare, e i cinque lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state portate via. Ora la resistenza le ha dato una possibilità: vincere la gara, avvicinare Hitler e ucciderlo. Una missione apparentemente impossibile, che Yael è decisa a portare a termine a qualunque costo. Almeno fino a quando un avversario dal fascino irresistibile non entra in gioco...
“Wolf ha tutto quello che serve: un’ambientazione appassionante, personaggi da amare e da odiare, azione e introspezione. E io non vedo l’ora di sapere come andrà avanti la storia.”
- Fabio Geda -
(autore di Nel mare ci sono i coccodrilli e Berlin)
L'AUTRICE:
RYAN GRAUDIN è nata e cresciuta a Charleston, in Carolina del Sud, dove si è laureata in Scrittura Creativa.
Vive con il marito e un cane lupo. Wolf. La ragazza che sfidò il destino è lo straordinario romanzo con cui
esordisce sulla scena letteraria italiana.
Dalla nota dell’autrice:
“Nei miei libri mi sforzo di esaminare tutti gli aspetti della vita attraverso una domanda
fondamentale: E se...? È una domanda che conduce ad altre domande, che ne fanno sorgere altre
ancora... e non di rado cerco di rispondere sotto forma di libro.......
Cosa sarebbe successo se l’Asse avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale?
Il razzismo era inscindibile dall’azione politica di Hitler. La sua convinzione che gli ariani fossero la
razza superiore, destinata al dominio del mondo, alimentava la sua determinazione a invadere altri
Paesi e requisirne i territori per estendere il Lebensraum. Queste idee, unite al desiderio di mantenere
“pura” la razza ariana, condussero a orrori come l’eugenetica, la sterilizzazione forzata, l’eutanasia
per gli anziani e i disabili, l’eliminazione di tutti coloro che, a giudizio di Hitler, non meritavano di
vivere.
Cosa sarebbe successo se, in questo contesto, la razza fosse diventata irrilevante?
Questo libro, in fin dei conti, parla di identità. Non solo del modo in cui vediamo noi stessi, ma anche di
come consideriamo gli altri. Cosa determina l’identità di una persona? Il colore della pelle? Il
sangue nelle vene? La divisa che indossa? Ho dato a Yael la capacità di trasformarsi per rispondere
a queste domande, oltre che per sottolineare l’assurdità del pregiudizio razziale. Introducendo nella
storia questo elemento surreale, speravo di sospingere il lettore al di fuori del contesto che gli è
familiare e di farlo entrare nelle tante pelli di Yael, e così facendo, di indurlo a riflettere su ciò di cui
l’umanità è capace. Nel bene e nel male.
Quando verrà pubblicato questo libro saranno passati settant’anni dalla vittoria alleata della Seconda
Guerra Mondiale. Qualcuno penserà che riflettere su una storia mai accaduta sia un passatempo
macabro e inquietante. Dopotutto Adolf Hitler non è emerso vittorioso, e gli orrori della Shoah hanno
avuto fine.
A che serve immaginare un finale diverso?
Molte persone sono tentate di pensare che i nazisti e le loro idee siano orrori che appartengono solo al
passato. Ma il razzismo e l’antisemitismo sono ancora vivi. In una ricerca condotta nel 2013
dall’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali, il 76% degli intervistati ha detto di
ritenere che l’antisemitismo fosse aumentato nel proprio Paese negli ultimi cinque anni. In effetti, al
momento della stesura di queste pagine, sia il «New York Times» sia «Newsweek» hanno pubblicato
articoli sull’ascesa dell’antisemitismo, riferendo di sinagoghe assaltate da fanatici.
Spero che la storia di Yael possa non solo ricordare ai lettori che tutti gli uomini sono creati uguali,
ma anche invogliarli a studiare la storia che sta dietro la finzione, e a usare questa conoscenza per
esaminare il mondo di oggi.”
Il mondo contenuto in queste pagine rischiava di essere il nostro. Per un certo tempo e in un
certo luogo lo è stato davvero, e dobbiamo sforzarci di non dimenticarlo.
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