di
DANIEL SILVA
Editore: Giano
Pubblicazione: Settembre 2012
544 pag.
Prezzo: 13,90 euro
Un Thriller che, in un crescendo senza respiro, ci conduce in un mondo popolato da esponenti del Vaticano, banchieri svizzeri, vecchi gerarchi nazisti, filantropi e sopravvissuti alla Shoa.
Al suo apparire negli Stati Uniti, Il caso Rembrandt
ha subito raggiunto la vetta delle classifiche dei romanzi piú venduti.
CONTENUTO:
Non capita tutti i giorni che un restauratore d’arte sia
brutalmente ucciso nel Regno Unito. Soprattutto se si tratta di un rinomato
restauratore come Christopher Liddell, abituato a intingere i suoi delicati
pennelli su tele di Rubens, Tiziano, Cézanne e Monet.
È stato trovato cadavere col cuore squarciato da un colpo di
pistola, accanto al suo sgabello da lavoro, poco distante dalle magiche pozioni
– due parti di acetone, una di propilene glicolico e dieci di nafta – con cui
riportava alla vita i suoi inestimabili capolavori.
La versione ufficiale della polizia è che dei ladri siano
penetrati nel suo cottage a Glastonbury, la celebre cittadina cara a William
Blake e ai mistici di mezzo mondo e, una volta sorpresi, non abbiano avuto altra
scelta che farlo fuori e arraffare le prime opere d’arte a portata di mano. C’è
un uomo, tuttavia, che conosce un’altra piú oscura e allarmante verità. È noto
come Julian Isherwood, detto Julie dagli amici, proprietario e unico titolare
della spesso insolvente ma mai noiosa Isherwood Fine Arts, una galleria d’arte
al 7 e 8 di Mason’s Yard, nel quartiere di St James’s, a Londra. In realtà si
chiama Isakowitz, britannico solo per nazionalità e passaporto, ma di origini
tedesche, educazione francese e religione ebraica. Solo pochi amici fidati sanno
che è arrivato a Londra nel 1942 da profugo quando era ancora un bambino. E che
suo padre, il famoso gallerista di Parigi Samuel Isakowitz, è stato ucciso nel
lager di Sobibor insieme a sua madre. Nessuno sa poi che, negli anni Settanta, è
stato reclutato come sayan, collaboratore volontario, dal leggendario capo
dell’Agenzia spionistica israeliana Ari Shamron. Con un solo incarico:
contribuire a creare e mantenere la copertura di un giovane restauratore di
opere d’arte nonché sicario di nome Gabriel Allon.
Ed è a Gabriel Allon, scovato nel suo rifugio della penisola
di Lizard in Cornovaglia, che Isherwood racconta la sua verità. Liddell stava
lavorando a un’opera su cui Julie aveva messo le mani. Un quadro di 104 × 86 cm
del 1664 che raffigura un’attraente ragazza sulla trentina con indosso uno
scialle di seta ricamato con pietre preziose e poco altro. Un quadro del valore
di 45 milioni di dollari. Un Rembrandt, che nessuno ha mai visto,
misteriosamente arrivato tra le mani di Julie da parte di un improbabile nobile
decaduto di un imprecisato paese dell’Est. L’assassino di Liddell poteva portare
con sé i Rubens, i Tiziano, i Monet presenti nel cottage, ma ha trafugato
soltanto quell’opera che poteva fare la fortuna di Isakowitz, detto Julie
Isherwood.
L'AUTORE:
Daniel Silva è nato in Michigan nel 1960. Nel 1984 ha
iniziato la carriera giornalistica lavorando per United Press
International, per poi diventare produttore televisivo della CNN. Tutte le
sue opere, Le regole di Mosca (Giano 2010), Il disertore (Giano
2011), The Killer Artist, The English Assassin, The
Confessor, A Death in Vienna, Prince of Fire, The
Messenger, The Secret Servant, sono entrate nelle classifiche dei
libri più venduti. Vive con la moglie e i due figli a Washington.
COMMENTI:
«Una prosa ipnotica, personaggi tracciati con maestria e un’azione senza
pause incanteranno i fan di Silva e convertiranno i
novizi».
People
«Le più eccitanti spy stories da quando Ian Fleming ha messo da parte
il suo Martini e ha inventato James Bond».
Rocky Mountain
News
«Silva sa affiancare scene di grande bellezza, come la descrizione
della villa in Umbria in cui Allon lavora al suo restauro, con scene di violenza
da brivido. Un grande autore per i lettori che amano i personaggi forti e
l’azione dei romanzi di spionaggio di una volta».
Booklist
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