L’ultimo capolavoro di Octavia Butler contribuisce alla creazione di un nuovo
modello di storie sovrannaturali, che si discosta dal classico romance gotico
per approdare a una più attuale declinazione di fantascienza
sociale.
di
Octavia E.
Butler
Editore: Fanucci
Collana Tif Extra
Pubblicazione: 17 gennaio 2013
352 pag.
Prezzo: 12,90 euro
CONTENUTO:
Shori è una ragazzina colpita da una forma di amnesia
selettiva, condotta dalle sue stesse abilità a una scoperta sensazionale:
sopravvissuta alla strage della propria comunità, è in realtà una vampira di
cinquantatré anni geneticamente modificata per essere immune alla luce del sole,
la figlia perduta di un’antica razza di creature semi-immortali, gli Ina, che
vivono in misteriosa simbiosi con il genere umano. Dopo il risveglio traumatico
in una caverna, dimentica del proprio passato e protetta dalla pelle scura,
dovrà lottare per difendersi da chi vuole annientarla definitivamente. L’ultimo
capolavoro di Octavia Butler contribuisce alla creazione di un nuovo modello di
storie sovrannaturali, che si discosta dal classico romance gotico per approdare
a una più attuale declinazione di fantascienza sociale.
L'AUTRICE:
Octavia Estelle Butler è la più nota scrittrice
afroamericana di fantascienza. Nata il 22 giugno 1947 a Pasadena, in California,
si definisce “confortevolmente asociale, una eremita nel centro di Los Angeles,
pessimista, femminista, uno strano miscuglio di pigrizia e ambizione, di
perplessità e sicurezza”. Nei suoi romanzi si raccontano i conflitti razziali e
tra i sessi, le difficoltà delle minoranze, la segregazione dei ‘diversi’,
alieni e terrestri. Butler ha ricevuto molti riconoscimenti (anche al di fuori
del genere): ha ottenuto il premio Hugo nel 1984 con il racconto Speech Sounds e
di nuovo nel 1985 con Bloodchild (che ha vinto anche il Nebula). Tra le sue
opere più importanti ricordiamo il ciclo dei telepati di Patternmaster e la
trilogia della Xenogenesi. La parabola dei talenti, seguito de La parabola del
seminatore (Solaria 4, aprile 2000) si è aggiudicato nel 2000 il premio
Nebula.
COMMENTI:
“Un’audace parabola sulla razza, l’identità e la
scienza... una sfaccettata saga familiare imbevuta della sete di sangue cara al
thriller sovrannaturale.”
- Entertainment
Weekly -
“L’ultimo romanzo della ‘gran dama’ afroamericana svela
al lettore la bellezza e il lato oscuro della natura umana.”
- Washington
Post Book World -
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