RECENSIONE:
Dopo aver letto solo le prime pagine mi è subito stato chiaro del perché del suo successo tra gli adolescenti. Un tema sociale importante, quanto più che attuale, mascherato da thriller e narrato da un loro coetaneo, che ti mostra il rebus dietro cui si nasconde chi ha tessuto le fila di questa tragica storia.
All'inizio credi che sia impossibile che qualcuno possa giungere ad una tale soluzione così senza ripensamento alcuno e forse con un pizzico di leggerezza, ma man mano che ascolti anche tu quelle parole - come se nella tua mente avessi spinto il tasto play insieme a Clay - direttamente da chi quegli abusi l'ha subiti con quella voce chiara, forte, graffiante a tratti strafottente indirizzata tanto a coloro che hanno contribuito al suo epilogo quanto a te spettatore impotente, ti sembra di riuscire a comprendere meglio il motivo del suo folle gesto.
"L'effetto valanga" frase scritta più volte a cui in un primo momento forse non riesci a dare il giusto valore ma che col progredire della storia si fa strada con tutto il suo peso nei ricordi di quella ragazza che ha scelto la morte come unica soluzione al suo essere vittima.
Molto spesso non si pensa che un determinato comportamento fatto di parole o gesti, inizialmente poco rilevante e non decisivo possa invece dare il via ad un insieme di eventi scatenanti che possono arrivare a minare le condizioni di vita di una persona.
Le parole di Hannah ti scorrono dentro cariche di una tale sofferenza che è quasi papabile, ti senti mancare l'aria per quanto sei sopraffatto dal dolore, dal senso d'impotenza verso qualcosa che sai di non poter cambiare, verso cui stai perdendo ogni speranza è con essa ogni briciola della tua voglia di vivere.
Ma questo libro ha due voci quella di Hannah e quella di Clay che procedono insieme, simultaneamente: la prima di colei che si è trovata stretta alle corde da un susseguirsi di situazioni che non le hanno dato più scelta e l'altra di chi avrebbe potuto aiutarla se solo avesse guardato oltre l'apparenza ma che purtroppo si ritrova soltanto ad ascoltare una voce lontana, registrata su delle vecchie cassette.
Ti chiedi perché non ha chiesto aiuto, lo gridi nella tua testa insieme a Clay, consapevole come lui che ormai è troppo tardi.
Ma si può veramente fare qualcosa?
Io credo di sì basta anche solo guardare...ma guardare davvero, senza far finta e girarsi dall'altra parte.
Chiudi il libro con un velo di tristezza calato sul cuore perché anche se il finale ti ha dato una flebile speranza che quei messaggi incisi su nastro avranno cambiato per sempre la vita di coloro che li hanno ricevuti, qui nella vita vera realizzi che fin troppo spesso queste storie affollano le cronache del nostro telegiornale.
Voto: 5 stelline
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