Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

venerdì 16 settembre 2011

In Libreria: "LE PASSIONI DELL'ANIMA"

di
Raffaele Simone

Editore: Garzanti
Pubblicazione: 15 settembre 2011
320 pag. pag.
Prezzo: 19,60 euro


Un episodio chiave della storia e del pensiero europei in un romanzo di idee  e sentimenti.

Cartesio, e' il piu' grande filosofo del tempo. Cristina, la giovane sovrana di Svezia, vuole introdurre nel suo regno le idee di popoli piu'  civili. Chi meglio di lui puo' consigliarla? L'amicizia tra Cartesio e Cristina era iniziata con una lettera: la dotta regina aveva chiesto al filosofo se fosse peggio fare cattivo uso dell'amore oppure dell'odio. Cartesio, aveva deciso di rispondere ai quesiti della regina con un trattato, dedicato alle passioni dell'anima. A furia di lusinghe,, la regina convince Cartesio a salire a Stoccolma. Lei lo considera una preda; lui vuole essere un uomo libero. Nel freddissimo inverno del 1649, Cartesio gioca la sua ultima partita: dove sta l'amore, nella prepotente seduzione della regina, o nelle geometrie tra anima e corpo che studia il filosofo?

CONTENUTO:

Il 1° settembre 1649, da un porto olandese, un viaggiatore straordinario si imbarca per Stoccolma. Chi invita in Svezia René Descartes è la regina Cristina, trionfatrice della Guerra dei Trent’anni, femme philosophe, che allo stuolo di eruditi di cui si è circondata vuole aggiungere, come culmine, il grande francese. A Stoccolma, che vive uno dei suoi autunni più gelidi e cupi, Descartes incontra amici fidati (l’ambasciatore di Francia Chanut e sua moglie Emilie), molta gente singolare (il pittore Machado, inetto nella pittura ma poeta esperto) e moltissima malfida. Rintanato in casa, isolato da tutti, in attesa della chiamata della regina, si rende conto che solo la vanità lo ha indotto al durissimo viaggio: la regina sembra aver perso interesse per lui, mentre gli si crea attorno un clima di dicerie e sospetti. Gli echi del mondo esterno gli arrivano, attutiti dal freddo, attraverso i racconti del valletto: la presenza invisibile del cancelliere Oxenstierna, l’ombra del re Gustavo Adolfo, il clima di doppiezza e di insidia alimentato da un fitto reticolo di spie.
A sostenere Descartes è la corrispondenza che tiene con mezza Europa, in particolare con la principessa Elisabetta, oggetto di una straordinaria passione intellettuale: a lei dà consigli filosofici, medici e politici e confida la sua speranza di ritorno. Nel contempo però commette imperdonabili errori, come dedicare alla regina il trattato Le passioni dell’anima che ha scritto per Elisabetta. Nella sua casa, ove più voci gli riportano dei complotti della corte, è visitato da sogni, sperimenta il richiamo dell’eros, attraverso Machado si inizia alle arti, è l’ignaro oggetto della passione di Madame Chanut.
Ma in un’alba di ghiaccio, mentre aspetta di esser ricevuto dalla regina, Descartes ha il malore che lo conduce a morte. Nella narrazione delle sue ultime ore, fatta a più voci, in un’insostenibile concitazione si affacciano tutte le interpretazioni, anche le più perturbanti.
Le passioni dell’anima racconta tutto questo con un’impercettibile tessitura di testi autentici, interpolazioni e apocrifi, doppiando così nella scrittura una storia in cui il vero e il falso, il detto e il non detto s’intrecciano senza posa.


Raffaele Simone è linguista, filosofo e saggista. Le passioni dell’anima è il suo primo romanzo edito a stampa.

UN BRANO:

«Tempeste di vento accompagnano la nostra avanzata, giorno e notte, con pioggia e senza: a momenti il vento è di tale violenza che pare svellere dal loro alloggiamento le assi della nave e gli alberi, che scricchiolano e si flettono come per ribellarsi alla forza che li opprime; in altri momenti è più blando ma sempre abbastanza potente da impedire le operazioni della navigazione e soprattutto, per quanto mi riguarda, ogni attività del pensiero.»
Dal Diario di monsieur Descartes, 5 settembre 1649




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