Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

mercoledì 2 dicembre 2020

Telefilm & Libri: Recensione 'Dash & Lily'


Lily ha lasciato una Moleskine rossa piena di piccole sfide tra gli scaffali della sua libreria preferita.  Dash, che si ritrova a casa da solo per le vacanze di Natale, entra in libreria in cerca della compagnia di una buona lettura... e si ritrova in mano questo piccolo taccuino rosso. Iniziano a passarsi segretamente il diario in una New York tutta neve e lucine. Riuscirà la loro relazione a distanza a rimanere così autentica anche di persona o questa speciale caccia al tesoro finirà in una disastrosa incompatibilità? Questa è la vera sfida.

"COME SI SCRIVE TI AMO"

di  
David Levithan e Rachel Cohn
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 23 novembre  2010
271 pag.
Prezzo: 5,60 euro

CONTENUTO: 

"Qui dentro troverai alcuni indizi. Se ti interessano gira pagina. Se no ti prego di rimettere il taccuino sullo scaffale". Dash è un ragazzo scontroso e solitario che alla compagnia delle persone preferisce quella dei libri. Tra gli scaffali della sua libreria preferita trova una moleskine rossa, lasciata da una misteriosa ragazza che gli lancia una sfida. Lily si prepara ad affrontare il Natale più triste della sua vita. Per distrarsi un pò scrive alcuni indizi sulla sua agendina rossa e la lascia tra gli scaffali di una libreria, sperando che a trovarla sia il ragazzo giusto.


RECENSIONE:

Da dove comincio? Probabilmente dal principio...
Ho ricevuto una mail dell'ufficio stampa della HarperCollins per l'uscita in contemporanea della serie di Netflix, dedicata appunto al libro di David Levithan e Rachel Cohn con la ripubblicazione, in una nuova veste grafica, anche del libro stesso.
Ma non potevo aspettare, leggendo la trama avevo deciso che avrei letto per prima cosa il libro. 
Ovviamente non ho trovato subito l'edizione precedente, ma semplicemente perché aveva un altro titolo ovvero "Come si scrive ti amo" pubblicata nel 2010 dalla Mondadori. 
A dir la verità non so il perché del titolo differente, ma col senno di poi "Dash & Lily" e' sicuramente una scelta migliore.
Ho letto il libro e visto la serie - cosa che non capita sempre e comunque mai in concomitanza tanto da parlarne in un'unica recensione - ma stavolta ne è valsa la pena!
Mi sono piaciuti entrambi anche se ad essere più precisa potrei dire che si sono completati a vicenda, almeno secondo il mio parere, l'uno ha esaltato o corretto delle particolarità dell'altro, alla fine in un connubio perfetto.
La storia di base m'intrigava molto, l'incontro tra questi due ragazzi, due anime affine che si mettono a nudo pur essendo dei perfetti estranei, tra le pagine di una Moleskine rossa lasciata tra gli scaffali di una libreria.
Quante probabilità avevano? 
Eppure li accomunava l'amore per la lettura e le poesie, soprattutto per i classici, "Franny e Zooey" di Salinger e' il loro preferito; per loro questa libreria, dove puoi perderti in un dedalo di scaffali stracolmi di libri alti fino al soffitto, e' casa.
Affidano alle parole le loro emozioni e i sentimenti celati al mondo, che si marchiano a fuoco sui fogli bianchi di questo taccuino.
In questo scambio li spinge una sfida: il mettersi alla prova andando in luoghi o facendo cose che altrimenti non avrebbero mai sperimentato, ma che comunque li fa conoscere ed avvicinare sempre di più, solo per recuperare questo antiquato ma prezioso mezzo di comunicazione.
E un'esperimento nato per gioco si trasforma in qualcosa di più profondo nel corso dei messaggi che si scrivono.
Nel libro ho amato il personaggio di Dash, un ragazzo introverso, molto riflessivo che preferisce seppellire il naso tra i libri che uscire a divertirsi.
D'altro canto non che non mi sia piaciuta Lily, capisco il fatto che sia una solitaria che preferisce la compagnia degli adulti ai suoi coetanei perché con loro si sente sempre fuori posto, ma i suoi dialoghi mi sono parsi un po' infantili considerando che ha diciassette anni. 
Forse gli autori volevano sottolineare il fatto che fosse cresciuta come sotto una campana di vetro, circondata solo dalla sua numerosa e particolare famiglia. 
Nella serie e' più intraprendente e determinata, quindi in conclusione preferisco di gran lunga la Lily del telefilm.
E poi l'ambientazione...una New York scintillante, addobbata a festa nel periodo più magico dell'anno: "il Natale". Ne ho sentito il calore attraverso le parole, mi è sembrato di ascoltare i canti natalizi e lo scampanellio dei Babbo Natale agli angoli delle strade. Ho percepito l'odore dei biscotti appena sfornati tipici di questa festività, ho sentito il brusio delle persone concitate alla ricerca del regalo perfetto e poi l'ho potuto vedere con immagini reali che, mentre guardavo gli episodi, sostituivano mano mano  le istantanee nella mia testa.
E anche se la descrizione nel libro e' più dettagliata e coinvolgente le forme ed i colori nitidi dei fotogrammi hanno reso vivida ogni sensazione suscitata dalle parole.
Ovviamente, come succede per ogni trasposizione, ci sono sempre delle incongruenze, alcune che apprezzi altre meno, ma è la prima volta che non rimango delusa per questo.
Consiglierei entrambi? 
Assolutamente si! 
Rimarrete affascinati dalla città che non dorme mai ancora più sfavillante e vi appassionerete ad una storia particolare, che è un po' un'avventura e che, sotto sotto molto probabilmente, piacerebbe vivere a tutti.


Voto: 4 stelline 





martedì 1 dicembre 2020

Recensione: "PELLE D'ASINO"

La storia di una principessa coraggiosa che si ribella
 e non si arrende alla volontà del padre di sposarla 
e combatte per la sua libertà

"PELLE D'ASINO"


di  
Cécile Roumiguière
illustrazioni di Alessandra Maria
Editore: Rizzoli
Pubblicazione: 20 ottobre  2020
64 pag.
Prezzo: 20,00 euro

CONTENUTO: 

Un re, distrutto dalla perdita dell'amata moglie, vuole sposare la sua stessa figlia. Ma il sacrificio di un asino magico e l'aiuto di un'astuta madrina condurranno la tenace principessa verso la libertà... e verso l'amore. Tra le più antiche fiabe mai raccontate, "Pelle d'Asino" torna a incantare i lettori in una nuova versione arricchita dalle suggestive illustrazioni di una giovane artista americana.




RECENSIONE:


"Pelle d'Asino" è il nuovo volume della Collana di Classici Illustrati, di cui vi ho già parlato in questo post (qui ) diretta da Benjamin Lacombe, illustratore francese di notevole talento il cui lavoro è ormai conosciuto anche a livello internazionale.
Edizione di gran pregio con inserti in oro che evidenziano e mettono in risalto il netto contrasto con le illustrazioni in bianco e nero di Alessandra Maria.
La caratteristica principale di questa collana è la rivisitazione in chiave più moderna e fresca di racconti o favole che fanno parte dell'immaginario collettivo da tempo e l'assoluta libertà dell'illustratore selezionato nell'interpretare la storia che più lo rappresenta; scelta peculiare che dona ad ogni libro un legame particolare e molto soggettivo tra le parole e le tavole.
"Pelle d'Asino" ha origini molto antiche, si suppone addirittura che ci fosse un nesso con la storia mitologica di Saturno. Comparve nella raccolta di racconti fantastici - il "Pentamerone" - di Giambattista Basile  pubblicata nel 1635, ripresa poi anche dai fratelli Grimm nel 1819 con il titolo di Dognipelo ma nel corso dei secoli Storie simili sono comparse in tutto il mondo, seppur con nomi differenti. 
Devo confessare che non la conoscevo, ma l'ho letta con piacere, si riscontrano delle similitudini con Cenerentola, sia per quanto riguarda la presenza di una Fata Madrina che per la ricerca dell'amata da parte del principe attraverso non proprio una scarpetta ma un Anello di Cristallo. 
A dire il vero è una favola che lascia un po' sconcertati: un padre in lutto per la morte della moglie che si ridesta dal suo dolore con la proposta di un nuovo matrimonio ma accecato dalla follia di rispettare le ultime volontà della consorte defunta (ovvero la promessa di scegliere una donna più bella di lei) si convince di non avere altra scelta che sposare sua figlia. 
Ma ciò che lascia ancora più interdetti e l'assoluta indifferenza con cui viene accolta la notizia sia a palazzo (tra i consiglieri del re stesso) che tra i sudditi. 
Nessuno che osi ribellarsi ad una tale decisione incestuosa, l'unica preoccupazione è che il re torni l'uomo che era, riportando il regno all'antico splendore. 
Punto questo che la stessa autrice - Cécile Roumiguière - ha voluto sottolineare per portare il lettore a riflettere sul mondo in cui viviamo, che non è poi così differente se pensiamo al bullismo e all'omertà che ci circonda.
La ragazza, combattuta tra la ceca ubbidienza al padre e un matrimonio che le sembra profondamente  sbagliato, viene poi aiutata dalla Madrina a fuggire. 
Il suo personaggio è comunque descritto come forte, indipendente e con una notevole arguzia, certo molto diverso dalla solita damigella bisognosa d'aiuto che siamo abituati a trovare. 
Alessandra Maria è un'artista statunitense che si ispira all'arte del Quattrocento e alle icone russe, la tecnica che la contraddistingue è un mix tra collage fotografico, disegno a carboncino e foglia oro.
"Pelle d'Asino" è il suo primo libro pubblicato, la rappresentazione del testo è molto personale con figure femminili eteree e poetiche che danno vita a immagini oniriche e surreali.
Nel complesso un libro molto bello che i più piccoli ameranno per una favola della buona notte che forse non conoscevano e che i grandi sicuramente apprezzeranno per la singolarità dei suoi disegni.




Voto: 4 stelline