Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

sabato 20 settembre 2014

In Libreria: "HO LASCIATO ENTRARE LA TEMPESTA"

Mi è sfuggita una novità firmata Piemme davvero interessante, la storia di una donna realmente vissuta in Islanda nei primi dell'Ottocento, accusata ingiustamente di omicidio solo per i suoi pensieri, la sua istruzione, il suo essere al di fuori delle rigide regole dell'epoca e così condannata alla decapitazione.
Una femminista, termine che oggi sembra antiquato, lontano, eppure se non fosse per le donne che hanno lottato in nome di ciò che questa parola significa, io oggi probabilmente non sarei qui a scrivere esprimendo con piena libertà i miei pensieri.

di
Hannah Kent
Editore: Piemme
Pubblicazione: Settembre 2014
350 pag.
Prezzo: 18,50 euro

CONTENUTO:

Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell’Islanda dell’Ottocento – immersa nella nebbia come in mille superstizioni – lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l’uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell’inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell’efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle storie che ha letto, e nell’amore per Natan. Le cose che appartengono soltanto a lei, e che nessuno potrà toglierle.


L'AUTRICE:

Giovanissima autrice australiana (1985), ha esordito conHo lasciato entrare la tempesta nel 2013, lasciando stupefatta la critica e incantando il pubblico dei molti paesi in cui il romanzo è stato finora tradotto. L’ispirazione per il romanzo è nata durante un periodo di studio in Islanda, dove per la prima volta ha sentito la storia di Agnes Magnúsdóttir – l’ultima donna a essere stata condannata a morte sull’isola – e se n’è innamorata.Ho lasciato entrare la tempesta ha vinto l’Indie Award, il premio dei librai indipendenti australiani, come miglior debutto dell’anno. Inoltre è stato finalista al Guardian First Book Award e al Baileys Women’s Prize.


BOOK TRAILER:




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