Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

sabato 31 gennaio 2015

Rubrica: "C'era una volta..."


Miei cari BookFriends ho deciso di inaugurare una nuova
 Rubrica: "C'era una volta"

 Spero vi piaccia! 

Mentre scovavo qualche nuova uscita libresca nel web, ho trovato un libro che nonostante sia un romanzo fantasy, ha un qualcosa nella trama che mi ha fatto pensare alla fiaba "The Snow Queen" di Andersen. Così mi è venuta questa idea di ricercare, di quando in quando, libri di fiabe o favole, antiche o nuove, e dedicargli un spazietto nel mio blog.
In fin dei conti non nascondiamo tutti un animo da bambino nel profondo?

Il romanzo "Una Fiaba D'inverno"  di Marco Redaelli,  ci conduce nel cuore tenebroso ed emozionante delle fiabe, facendoci tornare bambini e desiderando di tornare a  sognare.

"UNA FIABA D'INVERNO"

di
Marco Redaelli
Editore: I Doni Delle Muse Edizioni
Pubblicazione: 29 gennaio 2015
414 pag.
Prezzo: 15,00 euro

CONTENUTO:

Alla morte del padre, il giovane Lars Lovelorn riceve in eredità una noce d’oro contenente il nome della Regina delle Fate e la cede a un folletto in cambio di qualche briciola di potere. Ancora non sa di avere intrapreso un viaggio pericoloso che lo condurrà a smarrire la propria umanità, in un regno dominato da un Inverno senza fine dove l’Estate giace addormentata, in attesa.
Un mondo di neve, brina, incantesimi e oscurità, dove rivelare il proprio vero nome può costare la vita e un Baratto con il Fato può incatenare per l’eternità in una prigione a est del sole e a ovest della luna.

Breve Estratto:

Tre cavalieri vigilavano a fasi alterne, il volto invisibile dietro la celata dell’elmo e le spalle ritte senza mai un segno di stanchezza. Erano stati scolpiti nel ghiaccio più puro e sulle loro corazze erano incisi i più potenti tra gli incantesimi: in ciascuno dei loro cuori, un capello di una delle donne più belle del mondo donava loro la scintilla vitale.
Il primo era il Cavaliere della Notte: nera era la sua spada e nera la sua armatura, con un pennacchio di piume di corvo sull’elmo. Centinaia di stelle erano cucite all’interno del suo mantello e comete cadevano dal cielo ogni volta che la sua arma veniva sguainata.
Il secondo era il Cavaliere del Tramonto: la sua corazza era stata intinta nel sangue e fiamme fredde ardevano sul suo elmo. Quando ancora a Tír na nÓg esisteva ancora il giorno, la sua lancia aveva perforato il sole e la violenza del colpo aveva fatto sprofondare per sempre l’astro dorato oltre la linea dell’orizzonte.
Del terzo, il Cavaliere dell’Alba, non era opportuno parlare.

L'AUTORE:

Laureato in psicologia, vive in provincia di Monza, dove coltiva i peperoncini più piccanti del mondo e crea draghi di carta. Da sempre affascinato da ogni ambito del fantastico, nel 2009 ha pubblicato il romanzo fantasy Il sogno di Naarom.


2 commenti:

  1. Her@
    io ormai sono una delle tante fan di Frozen.
    Prima sapevo la storia della Regina delle Nevi ma non l'ho amato molto visto che la regina non avesse uno straccio di passato e la storia fa è un bel èpo' traballante. Dopo il film (che non è esattamente collegato alla storia originale) ho amato la figura della Regina delle Nevi, che ora ha un nome: Elsa.
    Adoro questa figura di ghiaccio che ha una retrospettiva psicologica non indifferente. Ed è pure entrata nella cultura popolare con tanto di meriti!
    Probabilmente questo libro sarà pure bello ma ormai, nella cultura generale, la VERA Regina delle Nevi è Elsa.
    Ciao

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    Risposte
    1. Non so...
      A volte i libri ci sorprendono, mai essere prevenuti!
      Ciao Her@! ^_^

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