Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

lunedì 31 dicembre 2012

Estratto: "ALICE in ZOMBIELAND"


Un biglietto da Alice

Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. Dalla beatitudine alla tragedia, dall’innocenza alla rovina? Ma per favore. E invece è andata proprio così. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che conoscevo e amavo è sparito. Il mio nome è Alice Bell e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che amavo, la sorellina che adoravo e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Fino a quell’istante, quando tutto il mio mondo è crollato e uno nuovo ha preso forma intorno a me. Mio padre aveva ragione. I mostri camminano in mezzo a noi. Di notte questi morti viventi, questi... zombie escono dalle loro tombe e bramano ciò che hanno perduto. La vita. Si nutriranno di voi. Vi infetteranno. E poi vi uccideranno. Se questo accadrà, anche voi uscirete dalla tomba. È un cerchio senza fine, come un topo che corre all’interno di una ruota di filo spinato: sanguina e muore lentamente mentre le punte acuminate gli penetrano sempre più nella carne, ma non ha modo di fermare lo slancio letale. Gli zombie non conoscono la paura, non conoscono il dolore, ma hanno fame. Oh, se hanno fame. C’è un solo modo per fermarli, ma non posso spiegarvelo. Ve lo devo mostrare. Ciò che posso dirvi è che dobbiamo combattere gli zombie per renderli inoffensivi. Per combatterli, dobbiamo avvicinarci a loro. E per farlo, dobbiamo essere un po’ coraggiosi e molto folli. Ma la volete sapere una cosa? Preferisco che il mondo mi consideri pazza mentre cado combattendo, invece di  trascorrere il resto della vita nascondendomi dalla verità. Gli zombie sono reali. Sono là fuori. Se non state in guardia, prenderanno anche voi. E dunque, sì, avrei dovuto ascoltare mio padre. Mi aveva ripetuto mille volte di non uscire mai di notte, di non avvicinarmi mai a un cimitero e di non fidarmi mai, per nessun motivo al mondo, di qualcuno che volesse farlo. Avrebbe dovuto seguire i suoi stessi consigli... Invece si è fidato di me e io l’ho convinto a fare entrambe le cose. Se potessi tornare indietro, farei migliaia di cose in modo diverso. Direi di no a mia sorella. Non chiederei a mia madre di parlare con papà. Non piangerei. Mi sigillerei le labbra e ingoierei quelle parole odiose. E a parte questo, abbraccerei mia sorella, mia madre e mio padre un’ultima volta. Direi loro che li amo.

Vorrei... oh, come lo vorrei.

1.


Nella tana degli zombie
[...]
La gente si era spostata nel foyer come uno sciame di api, metà aspettava, l’altra metà si dirigeva verso le porte. Fu lì che trovammo nostro padre. Si era fermato vicino alle finestre e scrutava il parcheggio. I lampioni illuminavano il tragitto fino alla nostra Tahoe, che mamma aveva parcheggiato illegalmente nel posto per i disabili più vicino, così da poter scendere e risalire più facilmente. La sua pelle aveva assunto una sfumatura grigiastra e aveva i capelli dritti in testa, come se avesse passato le dita tra le ciocche troppe volte.

Mamma stava ancora cercando di calmarlo.
Grazie al cielo era riuscita a disarmarlo prima che uscissimo di casa. In genere portava pistole, coltelli e stelle ninja ogni volta che osava uscire. Appena li raggiunsi, lui si voltò e mi afferrò per le braccia, scuotendomi. «Se vedi qualcosa nell’ombra, qualunque cosa, prendi tua sorella e scappa. Mi hai sentito? Prendila e torna subito dentro. Chiudi e porte, nasconditi e chiedi aiuto.» I suoi occhi erano blu elettrico, da allucinato, e le pupille si erano dilatate fino a coprire quasi del tutto le iridi. Il senso di colpa divampò dentro di me. «Lo farò» gli assicurai, posando le mani sulle sue. «Non preoccuparti per noi. Mi hai insegnato a difendermi, ricordi? Proteggerò Em, a qualunque costo.»
«Okay» disse lui, anche se non sembrava per niente soddisfatto. «Allora va bene.» Avevo detto la verità. Non so per quante ore mi fossi allenata con lui nel giardino dietro casa, imparando a bloccare potenziali aggressori. Certo, quelle lezioni in teoria servivano a impedire che i miei organi interni diventassero la cena di qualche essere decerebrato, ma l’autodifesa era sempre autodifesa, giusto? Mia madre riuscì a convincerlo ad avventurarsi all’esterno. Nel frattempo la gente ci scoccava occhiate sconcertate che cercai di ignorare. Camminammo tutti insieme, come una vera famiglia, mettendo un piede davanti all’altro così in fretta che sembrava volassimo. Mamma e papà davanti, Em e io pochi passi dietro di loro, tenendoci per mano mentre i grilli frinivano, fornendoci una bizzarra colonna sonora. Mi guardai intorno, cercando di vedere il mondo come doveva vederlo mio padre. Scorsi un lungo tratto di catrame nero... mimetizzazione? Un mare di macchine... possibili nascondigli? E dietro i boschi che coprivano le colline... luogo di riproduzione degli incubi? In alto nel cielo splendeva la luna, piena e meravigliosamente nitida. C’erano ancora  delle nuvole, arancioni e un po’ inquietanti. E quello era... no, impossibile... Battei le palpebre, rallentai. Caspita, sì! Era proprio lui. La nuvola a forma di coniglio mi aveva seguita. Bizzarro. «Guarda le nuvole» dissi a Em. «Noti niente di strano?» Una pausa, poi: «Un coniglio?». «Esatto. L’ho visto anche questa mattina. Deve pensare che siamo proprio straordinari.»

«Perché è così, infatti.»
Mio padre si accorse che eravamo rimaste indietro, tornò indietro di corsa, mi afferrò per il polso e mi trascinò con sé, più veloce, sempre più veloce... mentre io tenevo stretta la mano di Emma e mi trascinavo dietro lei. Avrei preferito lussarle una spalla piuttosto che lasciarla indietro, anche solo per un secondo. Papà ci voleva bene, ma una parte di me temeva che ci avrebbe lasciate lì, se lo avesse ritenuto necessario. Aprì la portiera dell’auto e mi scaraventò dentro come un pallone da calcio. Emma mimo un momento di eloquente silenzio dopo esserci sistemate. Divertente, dissi muovendo solo le labbra. Buon compleanno, replicò lei, altrettanto silenziosa. Non appena si sedette sul sedile del passeggero, papà bloccò le portiere. Tremava troppo per riuscire a mettersi la cintura di sicurezza e si arrese. «Non passare davanti al cimitero» disse a mia madre. «Ma portaci a casa più in fretta che puoi.» Avevamo evitato il cimitero anche all’andata, benché fosse ancora giorno, allungando inutilmente un tragitto già lungo. «Certo. Non preoccuparti.» La Tahoe si accese con un ruggito e mamma inserì la retro. «Papà» intervenni, nel tono più ragionevole che riuscii a usare, «se prendiamo la strada più lunga, resteremo imbottigliati dove ci sono i lavori.» Vivevamo appena fuori
dalla grande, splendida Birmingham e il traffico di per sé poteva diventare un orribile mostro. «Potremmo metterci mezz’ora in più. E tu non vuoi che rimaniamo imbottigliati nel traffico al buio, vero?» Avrebbe raggiunto livelli di panico tali che tutte noi avremmo artigliato le portiere pur di fuggire. «Tesoro?» disse mia madre. L’auto arrivò all’uscita dal parcheggio, dove avrebbe dovuto svoltare a destra o sinistra. Se fosse andata a sinistra, non saremmo mai arrivati a casa. Davvero, se fossi stata costretta a sopportare mio padre per più di mezz’ora sarei saltata fuori del finestrino e, con un gesto pietoso, avrei portato Emma con me. Se mamma avesse svoltato a destra il tragitto sarebbe stato breve, avremmo dovuto affrontare un breve attacco di panico e tutto si sarebbe risolto in poco tempo. «Andrò così veloce che non riuscirai nemmeno a vederlo, il cimitero.»
«No. Troppo rischioso.»
«Per favore, papà» dissi, pronta a usare la manipolazione. Dopotutto lo avevo già fatto. «Fallo per me. È il mio compleanno. Non vi chiederò nient’altro, lo prometto, anche se vi siete dimenticati quello dell’anno scorso e non mi avete fatto nemmeno un regalo.»
«Io... io...» Il suo sguardo continuava a guizzare qua e là, scrutando gli alberi vicini alla ricerca di un qualsiasi movimento.
«Per favore. Emma deve andare a letto, altrimenti si trasformerà in Lily della Valle delle Spine.» L’avevamo soprannominata così molto tempo prima, leggendo un libro di Patrick Carron, perché quando era stanca, si trasformava in una creatura intrattabile che si lasciava dietro una scia di cadaveri. Em fece una smorfia e mi diede un pugno scherzoso. Io mi strinsi nelle spalle, un gesto universale per dire: be’, è vero. Papà sospirò rumorosamente. «Okay. Okay. Ma, mi raccomando, infrangi la barriera del suono, amore» disse, baciando la mano di mia madre. «Hai la mia parola.» I miei genitori si scambiarono un sorriso dolce. Mi sentii quasi in imbarazzo per averlo notato; una volta era sempre così, loro due si scambiavano occhiate del genere di continuo, ma con gli anni i sorrisi complici erano diventati sempre meno frequenti. «D’accordo, andiamo.» Mamma svoltò a destra e, con mia enorme sorpresa, cercò davvero di infrangere la barriera del suono, violando tutti i limiti di velocità, passando da una corsia all’altra, suonando alle auto troppo lente e lampeggiando perché le dessero strada.
Ero impressionata. Le poche volte che mi aveva dato lezione di guida era sempre stata un fascio di nervi, con il risultato che trasformava in un fascio di nervi anche me. Non eravamo andate lontano e non avevamo osato superare i trenta chilometri all’ora anche fuori del nostro quartiere. Non smise un attimo di chiacchierare mentre guidava e io controllai l’ora sul cellulare. I minuti scorrevano e ne passarono dieci senza nessun incidente. Ne mancavano ancora venti. Papà teneva la faccia premuta contro il finestrino, il suo respiro accelerato appannava il vetro. Forse stava ammirando le montagne, le vallate e gli alberi lussureggianti illuminati dai lampioni, invece di cercare mostri. Sì. Come no.
«Allora, come sono andata?» mi sussurrò Emma. Le presi la mano e la strinsi. «Sei stata strabiliante.»
Le sue sopracciglia scure si avvicinarono e io capii cosa stava per arrivare. Sospetto. «Giuri?»
«Giuro. Sei stata fantastica. In confronto a te le altre bambine hanno fatto schifo.»

Em si coprì la bocca per fermare una risatina. Non potei fare a meno di aggiungere: «Hai presente il ragazzino che ti ha fatto fare la piroetta? Credo sia stato tentato di scaraventarti giù dal palco, in modo che finalmente qualcuno guardasse anche lui. Davvero,
tutti gli occhi erano puntati su di te». La risatina proruppe, ormai inarrestabile. «Quindi stai dicendo che, quando sono inciampata, se ne sono accorti tutti.» «Sei inciampata? Vuoi dire che non era la coreografia del balletto?» Lei mi diede un cinque. «Bella risposta.» 
«Tesoro» intervenne mamma in tono allarmato.
«Perché non metti un po’ di musica?»
Mi chinai in avanti e guardai fuori dal parabrezza. Sì, ci stavamo avvicinando al cimitero. Se non altro non c’erano altre auto nelle vicinanze, così nessuno avrebbe assistito all’imminente crisi di nervi di mio padre. Perché sarebbe crollato, era sicuro. Sentivo la tensione crescere nell’aria. «Niente musica» disse lui. «Devo concentrarmi concentrarmi, restare in allerta. Devo...» Si irrigidì, stringendo il bracciolo del sedile tanto che le nocche sbiancarono.
Trascorse un momento di silenzio, teso e pesante. Il suo respiro accelerò, diventò sempre più rapido, finché esclamò con voce stridula: «Sono là fuori! Ci attaccheranno!».

Afferrò il volante e lo girò bruscamente. «Non li vedi? Stiamo andando dritto verso di loro. Torna indietro! Devi fare inversione di marcia!»
La Tahoe sterzò bruscamente ed Emma gridò. Le afferrai la mano e la strinsi, rifiutandomi di lasciarla andare. Il cuore mi martellava contro le costole, la pelle era coperta da un velo di sudore freddo. Avevo promesso di proteggerla e l’avrei fatto.
«Andrà tutto bene» le dissi.
Tremava così forte da scuotere anche me.
«Tesoro, ascoltami» disse mia madre cercando di calmarlo. «Siamo al sicuro qui dentro. Nessuno può farci del male. Dobbiamo...»
«No! Se non torniamo indietro ci seguiranno fino a casa!» Mio padre era completamente fuori di sé e non aveva sentito niente di ciò che mia madre gli aveva detto. «Dobbiamo tornare indietro!» Afferrò di nuovo il
volante, lo girò ancora, con maggior forza, e in quel caso l’auto non si limitò a sterzare, ma fece un testacoda. Continuò a girare come una trottola per quella che mi sembrò un’eternità. Serrai la presa sulle dita di Emma.
«Alice!» urlò lei.
«È tutto okay. È tutto okay» ripetei, come se fosse un mantra. Il mondo ronzava intorno a noi, sfocato... l’auto sbandava... mio padre imprecò... mia madre boccheggiò... l’auto si inclinò, si inclinò...

FERMO IMMAGINE.

Ricordo quando Em e io facevamo quel gioco. Alzavamo al massimo il volume del nostro iPod dock – rock martellante – e ballavamo come se avessimo un attacco epilettico. Poi una di noi urlava fermo immagine e ci bloccavamo di colpo, cercando di non ridere, finché una di noi non urlava la parola magica che ci faceva muovere di nuovo.
Balla!
In quel momento avrei voluto poter urlare fermo immagine e rimettere a posto la scena e i protagonisti. Ma la vita non è un gioco, vero?

BALLA.

L’auto si staccò dall’asfalto, si capovolse, cadde a terra, rovesciata, poi si ribaltò di nuovo. Il suono del metallo che si accartocciava, del vetro che andava in frantumi e le grida di dolore mi risuonarono nelle orecchie. Fui scaraventata avanti e indietro sul sedile, il mio cervello diventò un frappé alla ciliegia dentro la scatola cranica, mentre un susseguirsi di colpi e urti mi toglieva il fiato. Quando finalmente ci fermammo ero così intontita e confusa che mi sembrava ci stessimo muovendo ancora. Almeno le urla erano cessate. Sentivo solo un fischio nelle orecchie.
«Mamma? Papà?» Silenzio. Nessuna risposta.
«Em?» ancora niente.
Mi guardai intorno. Avevo la vista un po’ appannata, qualcosa di caldo e umido mi colava tra le ciglia, ma ci vedevo abbastanza bene.

E ciò che vidi mi distrusse.
Urlai. Mia madre era coperta di tagli, il corpo pieno di sangue. Emma era riversa sul sedile, la testa con un’inclinazione innaturale, la guancia squarciata. No. No, no,no.
«Papà, aiutami. Dobbiamo tirarle fuori!»
Silenzio.
«Papà?» Lo cercai... e mi accorsi che non era più nell’abitacolo. Il parabrezza era in frantumi e lui giaceva immobile su una distesa di frammenti di vetro qualche metro più avanti. C’erano tre uomini in piedi intorno a lui, illuminati dai fari dell’auto. No, non erano uomini, mi resi conto. Non potevano esserlo. Avevano la pelle cascante e butterata, i vestiti sporchi e laceri. I capelli pendevano in ciocche rade dagli scalpi chiazzati e i loro denti... erano così taglienti mentre... mentre si lanciavano su mio padre e svanivano dentro di lui, per riemergere un secondo dopo e... e... divorarlo.
Mostri.
Cercai di liberarmi, dovevo portare Em in salvo – Em, che non si muoveva e non piangeva – dovevo raggiungere mio padre, aiutarlo. Urtai qualcosa di duro e tagliente con la testa. Avvertii un dolore devastante, ma cercai di resistere mentre le forze mi abbandonavano, la vista si offuscava... Poi fu notte-notte per Alice e non seppi altro.
Almeno per un po’.







HAPPY NEW YEAR 2013!!!


Poco piu' di 5 ore alla conclusione di un altro anno e ovviamente al principio di un altro che porta con se, come ogni nuovo inizio, nuovi propositi, nuove aspettative, ma anche e soprattutto tante incognite, perche' e' cosi'...nulla e' certo o gia' scritto - anche se io al destino un po' ci credo! - possiamo solo augurarci che sia migliore o magari piu' facile dell'anno precedente.

Un altro anno in vostra compagnia, in questo rifugio dove, anche se sembra assurdo, non si e' mai soli, quindi non vorrei stare qui a scrivere frasi gia' sentite o scontate, voglio solo augurarvi un anno in cui possiate realizzare almeno uno dei vostri sogni nel cassetto, perche' i sogni sono cio' che ci fa sentire vivi...

BUON ANNO 
CARI LETTORI!!!
                     
                                                                           Debby

domenica 30 dicembre 2012

In Libreria: "NEVER SKY - Sotto un Cielo Selvaggio - Le Origini -" + "RECENSIONE"

Sull'onda del genere distopico che sembra ormai riscuotere molto successo, vi propongo un altro romanzo, primo capitolo di una trilogia molto apprezzata negli Stati Uniti e in Inghilterra, che e' stato pubblicato qui in Italia il 10 ottobre per la casa editrice Sonzogno, titolo originale "Under The Never Sky" della scrittrice Veronica Rossi - un nome decisamente di origini italiane - ma nata Rio de Janeiro, Brasile.
Paragonato alla trilogia "Hunger Games" verremo catapultati in un mondo dove la realta' virtuale si confonde con il mondo reale.
Aria vive nella cupola, circondata da una tecnologia molto futuristica, Perry vive fuori in una tribu', quasi come un selvaggio, entrambi sotto un cielo chiamato Etere.
Ma presto dovranno unire le loro forze  per poter sopravvivere...anche ai cannibali.


di
Veronica Rossi
Editore: Sonzogno
Pubblicazione: 17 ottobre 2012
384 pag. circa
Prezzo: 18,00 euro

UN EROE E UN’EROINA.

DUE MONDI DIVISI. 

UN INCUBO CHE POTREBBE ESSERE GIÀ IL NOSTRO DOMANI.

 DIVISI DA TUTTO, UNITI DAL DESTINO
CAMBIERANNO LE SORTI DEI LORO MONDI.

CONTENUTO:

Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall’Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione.
La vita sicura è possibile solo dentro l’enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera rarefatta e ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembrano appartenere a un lontano passato. Fuori invece, dove domina l’Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue.
La bella e giovane Aria vive a Reverie, è lì che lei e i suoi amici possono scegliere, istante dopo istante, di abitare infiniti mondi virtuali, dove provare emozioni e sensazioni di ogni tipo, come in un interminabile videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l’ignoto che si trova oltre il confine del proprio eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte, sotto un cielo feroce, in un incubo senza fine.
È come essersi risvegliata all’improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell’umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire che quel mondo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nel luogo asettico in cui era cresciuta. Ma anche la morte vera la minaccia da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l’uno la chiave per la redenzione dell’altro. E per intraprendere la lunga e avventurosa strada che conduce a unire i destini di Reverie e della Fucina della Morte, fondendo l’ideale con il reale.

L'AUTRICE:

Veronica Rossi vive nel nord della California con il marito e due figli. Questo è il suo primo romanzo che inaugura una trilogia di genere, bestseller negli Stati Uniti e in Inghilterra, in corso di pubblicazione in 25 paesi e i cui diritti cinematografici sono stati opzionati dalla Warner Bros. 

Sito ufficiale: "qui"


COMMENTI:

“Dopo Hunger Games, un romanzo che cattura come un videogioco. Un tuffo in un mondo virtuale più vero di quello reale” 
Publishers Weekly

“Never Sky sorprenderà la vostra immaginazione e il vostro cuore”  

The Independent



LA TRILOGIA:


- Under The Never Sky (3 gennaio 2012) - Never Sky.Sotto un cielo selvaggio - Le origini -
- Through The Ever Night (USA - 8 gennaio 2013) 
- Into The Still Blue (USA - previsto per il 2014) 

BOOK TRAILER in inglese:


COVER ORIGINALI:





RECENSIONE:

Ultimamente sembra che abbia proprio un'ossessione per il genere distopico, ma i lettori ossessivi compulsivi sono cosi', quando sono presi da qualcosa e' difficile staccarsene; pero' stavolta ho trovato qualcosa che mi ha totalmente assorbita.

Non so se sia dipeso dall'idea stessa che sta alla base della storia: due realta' agli antipodi che coesistono nello stesso mondo, come se fossero separati da centinaia di anni di evoluzione nonostante il tempo e lo spazio sia lo stesso, o forse semplicemente perche' mi sembra un possibile futuro non molto lontano.

Sommersi da tecnologie in costante progresso, la lettura di questo romanzo risulta a dir poco affascinante, nessuna malattia, spostarsi a piacimento in realta' virtuali, scegliere e concepire figli perfetti; ma ovviamente tutto ha un prezzo, come si apprende man mano nel corso della lettura e soprattutto tutto questo non e' concesso a tutti.

Per quanto da un lato ci sono persone che vivono una vita completamente alterata dalla scienza, dall'altro troviamo persone divise in tribù che cacciano per restare in vita, che barattano donne in cambio di cibo, che possiedono doni (frutto dell'evoluzione) e addirittura altre che si cibano di esseri umani; ma entrambi devono sopravvivere ad un cielo chiamato Etere, che con le sue tempeste elettromagnetiche distrugge qualsiasi cosa entri in contatto con i fasci di luce.

Due concetti completamenti opposti che risultano il punto di forza dell'intero libro, e' difficile annoiarsi, c'e' un costante interesse a volerne sapere di piu', a conoscere questi due risvolti della stessa medaglia e capire come, inevitabilmente, entrambe le realtà abbiano bisogno l'una dell'altra.

Entrambi i protagonisti, apparentemente troppo diversi per poter anche solo tollerarsi, scopriranno di avere piu' cose in comune di quanto pensano, impareranno che diverso non e' necessariamente sbagliato e che i sentimenti vanno oltre le regole o i gruppi di appartenenza.

Un contesto che conquista ed una storia d'amore che si fa strada piano, trasmettendo emozioni a chi legge, fanno di questo primo capitolo un'appassionante lettura sul genere distopico, lasciandoti con il forte desiderio di voler subito scoprire il suo epilogo.


Voto: 4 stelline

venerdì 28 dicembre 2012

Rubrica: "Scrittori Emergenti"


HO DECISO DI DEDICARE UN ANGOLINO DEL MIO SPAZIO LETTERARIO AGLI 

"SCRITTORI EMERGENTI" 

Nuovo appuntamento nuovo scrittore emergente; oggi vi presento Luana Semprini romagnola, alle prese con "Cristina di Morval - Il Ritorno" - primo capitolo di una trilogia  fantasy contemporanea che ha per protagonista Cristina, una giovane donna che scopre di appartenere ad un altro mondo e lascia tutto per gettarsi a capofitto nella sua vecchia vita. -

di
Luana Semprini
Editore: Amazon
Pubblicazione: 29 settembre 2012
179 pag.
Prezzo: 0,89 cent formato ebook 
8,00 € formato cartaceo.
Acquistabile: "qui"

CONTENUTO:

Cristina è una ragazza dalla vita apparentemente perfetta. Bell'aspetto, ottima famiglia, fidanzato ricco e una laurea appena conquistata. Ma tutto questo le crolla davanti quando il giorno della sua laurea incontra Rudy, un pipistrello parlante che le racconta la realtà sulla sua vita: Cristina proviene infatti da una dimensione parallela alla quale è fuggita tramite una sfera, denominata trasmigratore, per scampare a Redcliff, il suo acerrimo nemico che le ha distrutto la vita.
Sarà quindi posta di fronte alla scelta se restare a vivere la sua falsa vita o tornare nel suo vero mondo fatto di lotte, guerre, amicizia e un amore inaspettato quanto impossibile.

“Avvitai il trasmigratore tra le mie mani mentre continuavo a fissare il mio nemico con sfida.
Un lampo di comprensione si accese nei suoi occhi neri.
― Non avrai in mente di… ― sussurrò.
― Oh si, ho in mente proprio quello Redcliff. ―
― Cristina! ― il suo grido uscì rotto, a metà.
― Dimenticherai tutto, ogni cosa ― aggiunse.
― Non vedo l’ora di dimenticare te. Ma non cantare vittoria, tornerò, la partita non è ancora finita.
Detto questo girai la sfera che tenevo tra le mani a centottanta gradi.
L’urlo disumano di Redcliff fu l’ultima cosa che sentii.
Poi scomparvi.”

LEGGI I PRIMI DUE CAPITOLI qui

I PERSONAGGI:

REDCLIFF
-capelli nero corvino
-occhi neri
-carnagione pallida.
-tra i 25 e i 27 anni

CRISTINA:
-capelli neri e ricci
-occhi blu
-carnagione pallida.
-22 anni


L'AUTRICE:

Luana Semprini è nata ventitre anni fa e vive nella splendida valle del marecchia in provincia di Rimini. È una giovane laureata in Economia dell’Impresa. Fin da piccola si è appassionata alla scrittura, adorando inventare storie. Ha scritto il suo primo romanzo completo all’età di quattordici anni e dal 2007 è scrittrice fissa sul sito di fan fiction EFP con lo pseudonimo bulma_89

Blog ufficiale: "qui"


LA TRILOGIA: 

- "Cristina di Morval. Il Ritorno" #1 (settembre 2012)
"Cristina di Morval. I Ribelli" #2 (previsto per gennaio 2013 su Amazon)
- a seguire
 
COVER E PRIMI CAPITOLI DEL SECONDO VOLUME:



giovedì 27 dicembre 2012

Anteprima: "LA FIGLIA DEI RICORDI"


Gennaio e' veramente un mese ricco di uscite libresche e...cari lettori credo che sia proprio il caso di annotare queste date...perche' ce ne sono davvero tante!
Per chi come me ama le storie romantiche legate a vicende storiche importanti, non puo' assolutamente perdere il prossimo titolo che sto per presentarvi "La Figlia dei Ricordi" di Sara McCoy. La storia nasce quasi per caso, in maniera molto semplice, la protagonista, la giornalista Reba Adams, cercando uno spunto per un articolo di costume,  entra in una piccola pasticceria. E qui, immersa nel profumo del pane appena sfornato, conosce Elsie, la proprietaria del negozio, una donna che si è trasferita negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, portando con sé dalla Germania un doloroso segreto... 

di
Sara McCoy
Editore: Nord
Titolo Originale: "The Baker's Daughter"
Pubblicazione: 10 Gennaio 2013
462 pag. rilegato
Prezzo: 17,60 euro

Una storia al confine tra la legge degli uomini e 
il cuore delle donne

Un esordio letterario folgorante, una storia intensa e coinvolgente che ha conquistato prima i librai indipendenti americani, poi i lettori di tutto il mondo grazie alla forza del passaparola.

CONTENUTO:

Garmisch, Germania, inverno 1944È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l’amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l’aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d’un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta…

El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d’indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all’altro. E ha paura…

Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l’una non potesse proseguire senza l’altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l’hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare se stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per entrambe, l’amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato…

L'AUTRICE:

Sarah McCoySarah, figlia di un ufficiale dell'Oklahoma e una maestra portoricana, nasce a Fort Knox in Kentucky. All’età di due anni si traferisce con la famiglia in Germania in una base militare. Per diversi anni vivrà spostandosi di base in base per tutto il mondo. La Virginia, il luogo in cui vivrà stabilmente dai 13 anni in poi, è il posto che Sarah ama chiamare casa. Ora vive a El Paso, Texas, con il marito, dove ha ambientato e scritto gran parte del suo ultimo romanzo La figlia dei ricordi. Negli Stati Uniti La figlia dei ricordi è stato acclamato dalla critica e dal pubblico, per il suo stile narrativo cinematografico e la forte componente emotiva. Nel 2009, Sarah McCoy si era già fatta notare a livello internazionale con The Time It Snowed in Puerto Rico, ambientato nella terra materna. 
"Spero che questo libro sia una potente dimostrazione di come possono essere influenti le persone costrette a cambiare il mondo, nel bene e nel male ."

Sito dedicato: "qui"
Sito ufficiale: "qui"

COMMENTI:

«Un romanzo straordinario che mi ha stregato dall’inizio alla fine. Attraversando oltre sessant’anni di Storia, dalla Germania nazista all’America di oggi,
le vicende delle protagoniste ci commuovono e ci fanno pensare, ci strappano un sorriso amaro e ci fanno sperare in un futuro migliore.»
J. Courtney Sullivan, autrice di Come gocce di sale e di vento

«Una storia da amare, da condividere… da assaporare.»
Sarah Jio, autrice del Diario di velluto cremisi

«Un romanzo che tocca il cuore e che fa riflettere. Un’opera davvero notevole.»
Tatiana de Rosnay, autrice di Segreti di famiglia e La chiave di Sara


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BOOK TRAILER:



Anteprima: "IL BACIO DI JUDE"

La casa editrice Sperling & Kupfer pubblichera' per la meta' di gennaio il primo capitolo di una trilogia urban fantasy, ambientata a Boston,  dove non ci sono  vampiri  e come dice lo stesso autore: "a metà tra il teen drama "Dawson' s Crek" e il romanzo gotico alla vecchia maniera" - Davide Roma  al suo debutto letterario con "Il Bacio di Jude", e' gia' definito il Wonder Boy del Fantasy Italiano. 

Il romanzo narra le vicende  del  17enne  Jude, alla scoperta dei segreti del suo passato, del luogo dove vive e dei suoi genitori...

di
Davide Roma
Editore: Sperling & Kupger
Pubbliazione: 15 gennaio 2013
282 pag.
Prezzo: 17,90 euro

UN URBAN FANTASY
CON IL RITMO VERTIGINOSO DI UN THRILLER E UNA 
IRRESISTIBILE STORIA D’AMORE

CONTENUTO:

Massachusetts, oggi. Jude Westwick, diciassettenne svogliato e ribelle, è costretto a passare il sabato pomeriggio a scuola per punizione. Riordinando il vecchio archivio della biblioteca, legge per caso la storia di un efferato fatto di sangue consumato proprio nel sotterraneo della casa in cui abita con i genitori. Incuriosito, Jude cerca il passaggio che lo porta al sotterraneo e scopre così un segreto terrificante. Un segreto antico come il mondo, che lo riguarda molto da vicino. Con l’aiuto del suo migliore amico nerd e di due ragazze davvero speciali, che riusciranno a rubargli il cuore, Jude dovrà imparare a confrontarsi con il destino che lo attende. Un destino a dir poco straordinario.

L'AUTORE:

DAVIDE ROMA è nato a Varese nel 1982. Ha frequentato i corsi di scrittura creativa di Raul Montanari e la scuola Holden. Da sempre appassionato di urban fantasy, ha gestito diversi forum dedicati alla saga di Twilight. Vive tra Milano e Roma e studia scienze della comunicazione.

LA TRILOGIA:

- Il Bacio di Jude (gennaio 2013)
- Nightwalkers - I Figli del Tramonto 
- a seguire


mercoledì 26 dicembre 2012

In libreria: "FORTE COME L'ONDA E' IL MIO AMORE"

Ci sono libri a cui basta poco per restarti dentro...una frase, una parola soltanto per volerne sapere di piu'...scoprire cosa si cela tra le pagine, conoscerne la storia, il viaggio.

E' il caso di "Forte come l'onda è il mio amore" la nuova edizione di Demian Sideheart, di Francesco Zingoni, il romanzo autoprodotto nel 2010 dalla Outsider Edizioni, aperta dallo stesso autore per poter far leggere il suo romanzo, che e' poi diventato un caso editoriale e che  e' uscito nelle nostre librerie il 16 novembre pubblicato dalla Fazi Editore.

Il libro e' la travolgente storia di Demian, del suo amore e della sua identità perduta.


di
Francesco Zingoni
Editore: Fazi
Pubblicazione: 16 novembre 2012
607 pag. brossura
Prezzo: 17,50 euro
formato Kindle 4,99 euro

Assorbito dalla necessità di esorcizzare la perdita della persona amata e l'angoscia della fine, Zingoni ha dato vita a un romanzo dal forte impatto emotivo, che sa tenere aggrappato il lettore sino a un finale spiazzante. Una storia d'amore d'altri tempi, forte e intensa.
 - Il Corriere della Sera -

CONTENUTO:

Buttato sulla sabbia, accecato dal fulgore di un paradiso perduto, le palpebre incollate dal sale. Riapro gli occhi.

La mia mente è vuota: nessun ricordo, nessuna parola. Una tabula rasa. Non posso formulare un pensiero. Non so più distinguere i miei sentimenti, dare ordine alle mie percezioni. Qualcosa che non conosco ha annientato la mia vita.
È un sogno a salvarmi: il viso luminoso di una donna. Impossibile per me riconoscerla, o ricordare il suo nome. Ma quel sorriso mi riscuote dall’oblio, diventa l’unica ragione per sopravvivere e fuggire.
A guidarmi è un libro, trascinato sulla spiaggia dalla mareggiata di un tifone. Tra le sue pagine distrutte si è salvata solo una misteriosa poesia. E sembra parlare di me.
Attraverserò il mondo per sapere chi sei. Vestirò nuove identità per ritrovarti. Cavalcherò un’onda paurosa per scoprire cosa nasconde il suo cono d’ombra: il nostro ultimo segreto, cancellato dall’amnesia.
E alla fine sapremo solo una cosa, la più grande. Forte come quest’onda che nessuno può cavalcare fino in fondo.


L'AUTORE:

Francesco ZingoniFrancesco Zingoni è nato nel 1978 a Milano, dove vive ancora oggi, nel quartiere dei Navigli.

Trascorre l’infanzia tra giochi di ruolo, fumetti e librogame, l’adolescenza tra poesie e chitarre elettriche, scrivendo canzoni per il suo gruppo rock. Nel 2001 produce un CD con dodici canzoni, cantate da una ragazza che qualche anno dopo sarebbe diventata sua moglie.
Tra il 2002 e il 2004 partecipa allo storico portale di scrittura creativa Scrivi.com (poi chiuso nel 2010), dove, con lo pseudonimo di @toki@, pubblica quattro raccolte di poesie che in sei anni ricevono oltre 100.000 contatti e vengono recensite da "Specchio" della Stampa.
Nel 2006 scopre i romanzi e la narrativa, ed è un colpo di fulmine. Nel 2008 inizia il suo romanzo d'esordio Demian Sideheart, e due anni dopo, pur di farlo conoscere, apre la sua casa editrice, Outsider Edizioni, improvvisandosi anche agente e promotore. Grazie al tam tam sul web, il suo esordio ottiene un'attenzione crescente, fino alla nuova edizione, Forte come l’onda è il mio amore, che diventa un caso editoriale di portata internazionale, con i diritti già venduti in Germania al gruppo Random House prima ancora della pubblicazione in Italia.
Nel 2001 ha aperto una web agency, che tuttora dirige. Nel 2003 si è laureato in ingegneria informatica, specializzandosi in comunicazione digitale. Appassionato praticante di arti marziali giapponesi, è cintura nera 2° dan di karate e cintura marrone di Aikido. Una sua cara amica psicologa una volta gli ha detto che ha «l’emisfero sinistro di un nerd secchione e l’emisfero destro di un poeta maledetto».

Sito ufficiale: "qui"


martedì 25 dicembre 2012


Buongiorno lettori e Buon Natale!!!

So che molti di voi sono ancora sotto il calduccio delle coperte, ma ho pensato come prima cosa stamattina, di farvi trovare il "regalino" sotto l'albero.  Spero che l'ebook scelto per ognuno di voi possa farvi piacere e soprattutto, incontrare i vostri gusti.

Spero che possiate trascorrere una piacevole giornata in compagnia delle persone 
a cui volete piu' bene!

                                                                                                                 Con affetto
                                                                                                                      Debby


lunedì 24 dicembre 2012

TANTI TANTISSIMI AUGURI!!!


Oggi e' la vigilia di Natale, ci si aspetterebbe un paesaggio simile, ma le temperature sono tutt'altro che da paesaggio innevato - purtroppo! -. Probabilmente c'e' chi sta lavorando e chi invece e' alla spasmodica ricerca degli ultimi regali, io sono qui davanti ad un'immagine fiabesca con il forte desiderio di trovarmi altrove. 
Voi invece come trascorrerete il Natale? Quali sono i vostri progetti?
Ma soprattutto come avreste voluto "veramente" trascorrere questi pochi giorni di festa?

UN AUGURIO SINCERO A TUTTI COLORO CHE OGGI PASSERANNO PER IL MIO PICCOLO ANGOLINO...

"BUON NATALE!!!"

Debby

domenica 23 dicembre 2012

Anteprima: "IL DESTINO DELLA SIRENA"

Arriva nelle nostre librerie il secondo capitolo della trilogia paranormal romance YA "Fins" di Tera Lynn Childs, potremo finalmente continuare a leggere le avventure della principessa sirena Lily  e del suo amore Quince, ormai consapevole della propria scelta di restare sulla terra ferma, ma non sempre va tutto come dovrebbe, ci sono guai in vista e presto Lily dovra' scegliere tra l'amore della sua vita ed i suoi doveri verso Thalassinia.

di
Tera Lynn Childs
Editore: Tre60 Editore
Titolo originale: "Fins are Forever"
Pubblicazione: 24 gennaio 2013
280 pag.
Prezzo: 9,90 euro

“Il futuro di Lily è imprevedibile, come le onde del mare”

CONTENUTO:

Lily ha fatto la sua scelta: per amore di Quince, è pronta a rinunciare al trono di Thalassinia. Tuttavia la giovane principessa non vuole abbandonare per sempre né il suo popolo né il padre, e decide quindi d’impegnarsi al massimo per superare i test d’ingresso dell’università, diventare una biologa marina e aiutare, seppur da lontano, il suo regno. Un obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere, visto che la scuola sta per finire e che le materie da studiare sono moltissime. Forse troppe. E, come se non bastasse, a turbare le sue giornate ci pensa l’arrivo di Dosinia, la cugina pestifera, che stavolta deve proprio aver combinato qualcosa di molto grave se re Palumbo – il padre di Lily – l’ha punita con l’esilio sulla terraferma e con la revoca di tutti i poteri magici. Dosinia infatti non ci mette molto a creare guai, prima seminando zizzania tra la cugina e Quince, poi seducendo l’ingenuo Brody, il primo amore di Lily. In una disperata corsa contro il tempo, la principessa sirena dovrà così far fronte a un vortice di eventi catastrofici, che metteranno in pericolo non solo il suo futuro, ma anche – e soprattutto – il suo rapporto con l’adorato Quince…
Sfoglia anteprima

 L'AUTRICE:

Tera Lynn Childs è nata a Minneapolis (Minnesota), ma fin da bambina ha girovagato coi genitori per gli Stati Uniti, vivendo in Colorado, Indiana, Ohio, California e Missouri. Si è laureata in Drammaturgia e ha completato un dottorato in Conservazione dei Beni culturali. Indecisa su quale strada intraprendere nella vita, e da sempre appassionata lettrice, ha iniziato a scrivere per gioco, per poi scoprire di avere un grande talento, apprezzato da editori, librai e lettori. Il destino della sirena è l’atteso seguito del Bacio della sirena.

Blog ufficiale: "qui"

COMMENTI:

«Una storia coinvolgente e raccontata in modo magistrale.»
School Library Journal

«La sirenetta di Hans Christian Andersen incontra
Il ladro di fulmini di Rick Riordan
in un romanzo spumeggiante e romantico.»
Booklist


LA TRILOGIA "FINS":

- Forgive my Fins book #1 (giugno 2010) - "Il Bacio della Sirena" (marzo 2012) scheda
- Fins are Forever book #2 (giugno 2011) - "Il Destino della Sirena" (24 gennaio 2013)
- Just for Fins book #3 (luglio 2012) - inedito

LE COVER ORIGINALI: