E' uscito da qualche giorno l'ultimo romanzo di Federico Moccia - di cui purtroppo non ho ancora letto nulla e questa potrebbe essere l'occasione giusta per rimediare! - il romanzo racconta di una storia d’amore,
ma anche di come bisogna saper cogliere gli attimi di felicità quando si presentano,
con chiunque e in qualsiasi momento.
In occasione dell’uscita di questo libro è stato lanciato il concorso omonimo Quell’attimo di felicità. Dalla pagina Facebook del libro, i fan sono invitati a creare la propria cartolina, con la possibilità di inserire un’immagine e una frase personali che rappresentano il loro attimo di felicità.
Ogni settimana verrà scelta una cartolina, che vince un abbonamento mensile premium Spotify.
Tutti possono votare le cartoline che sono state postate, partecipando così alla fase finale del concorso, a settembre, quando tra le cartoline più votate verranno sorteggiati 5 week end romantici “Sogni d’amore” e 10 abbonamenti premium Spotify annuali.
Tutte le info anche sul sito di Quell'attimo di felicità!
di
Federico Moccia
Editore: Mondadori
Pubblicazione: 28 giugno 2013
372 pag.
Prezzo: 17,00 euro
- Federico Moccia -
CONTENUTO:
Nicco è giovane, ironico, spiritoso, perfino profondo.
C'è solo un piccolo problema: la sua ragazza, Alessia, l'ha lasciato dicendogli soltanto "Mi dispiace". Per lui questo è impossibile da accettare: un anno di fidanzamento stupendo, allegro, intenso cancellato senza nessuna spiegazione.
Per fortuna che c'è Ciccio, ex compagno di scuola ai tempi del liceo un po' boro, molto simpatico e pieno di energie, che trascina Nicco per feste, aperitivi e cene. Ciccio non l'ammazza niente e nessuno. Da un anno ama due fidanzate in contemporanea, lavora con internet e smercia musica e film illegalmente. E fa tutto come se fosse la cosa più normale del mondo. È uno che si arrangia, ma lo fa alla grande. Non si fa nessun problema a cavalcare le occasioni che la vita gli serve su un piatto d'argento.
Nicco no. Nicco si fa un sacco di problemi ed è azzoppato da molti rimpianti. Da quando suo padre non c'è più si colpevolizza per tutte le volte che non gli ha detto ti voglio bene.
E si dà dello scemo per tutte le volte che sentiva di amare Alessia, senza mai trovare le parole per dirglielo.
Una sera in cui Roma è "friccicarella" arrivano nella sua ammaccata esistenza due turiste americane. Ciccio e Nicco le arpionano come solo gli italiani sanno fare. L'estate, la bellezza e la voglia di vivere un sogno si impossessano delle giornate dei quattro ragazzi con la vita in tasca e il vento nei capelli, offrendo a tutti i protagonisti una chance di felicità. Riuscirà Nicco a fare entrare la straniera nel suo cuore? Darà finalmente voce a questo nuovo sentimento? Sarà capace di chiudersi il passato alle spalle e godersi questo presente, anche se dovesse durare solo un attimo?
Federico Moccia, lo scrittore che ha reinventato il romanzo d'amore con Tre metri sopra il cielo e Scusa ma ti chiamo amore, racconta di quel momento in cui troviamo il coraggio per dire "Ti amo" illuminando il mondo con l'abbagliante fuoco di quell'attimo di felicità.
L'AUTORE:
Federico Moccia (Roma, 20 luglio 1963) fin da ragazzo ama molto leggere e si ripromette di scrivere un romanzo prima dei trent'anni.
Ci riesce: Tre metri sopra il cielo, pubblicato nel 1992 da un piccolo editore, sarà il caso editoriale del 2004. Nel 2006 pubblica il seguito, Ho voglia di te, e lancia la moda del "lucchetto".
Nel 2007 esce Scusa ma ti chiamo amore che diventa anche film campione d'incassi del 2008 con Raoul Bova e Michela Quattrociocche. È sempre del 2008 Amore 14, del 2009 Scusa ma ti voglio sposare e del 2011 L'uomo che non voleva amare. I suoi libri sono tradotti in oltre quindici Paesi.
INTERVISTA ALL'AUTORE:
Personalmente , e lo sottolineo per ben tre volte, non ritengo questo autore degno di nota.
RispondiEliminaNon mi è mai piaciuto e non credo che mi piacerà in futuro.
I suoi libri non mi attirano per niente e credo che narrino storie mediocri .
Sarò cattiva a pensarla in questo modo ma è così per me, perché ci sono autori italiani anche più bravi di lui che non hanno la meritata visibilità.
Hera