Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

venerdì 2 dicembre 2011

Anteprima: "La Trilogia Steampunk"

di
Paul Di Filippo
Editore: Delos Books
(Odissea Fantascienza)
Pubblicazione: novembre 2011 (sul sito Delos Books)
- disponibili ora anche in tutte le librerie d'Italia -
320 pag.
Prezzo: 14,90 euro


Preparatevi a un viaggio straordinario.
 Si va all’indietro nel tempo, per incontrare il futuro di allora.
 Si viaggerà nella storia, per incontrare il fantastico. 
Si finirà nell’Inghilterra vittoriana, per scoprirla radicalmente diversa.
 Abbandonate giudizi e pregiudizi.

Se non avete ancora incontrato lo steampunk, preparatevi a stupirvi.


Tra i pionieri del genere, che annoverano nomi come Tim Powers, William Gibson, Bruce Sterling e Alan Moore con la sua Lega degli Uomini Straordinari, un posto particolare spetta a Paul Di Filippo, primo a usare il termine Steampunk in un titolo proprio con il presente libro.

È naturale che la parola steampunk evochi il cyberpunk, che ha avuto storicamente una maggiore diffusione. Tuttavia non è giocando su questa contrapposizione che si definisce lo steampunk, che vanta un proprio percorso e che una discreta storia alle spalle.

Sicuramente la prima definizione è quella crono-tecnologica: è la parola stessa steam (vapore) che fa riferimento a un preciso momento storico, quello delle prime macchine mosse appunto a vapore, prima dell’invenzione del motore a scoppio e prima delle applicazioni industriali dell’elettricità. Eppure i romanzi steampunk non sono romanzi storici, né tanto meno elaborazioni fantasy d’ambientazione storica. Sono fantascienza pensata nel passato, senza copiare la fantascienza del passato. Sono quindi lavori che parlano del retrofuturo - il futuro di una volta – e che hanno una precisa unità estetica (occhialoni, dirigibili, corsetti vittoriani e scafandri in cuoio e ferro stanno tutti bene in un romanzo steampunk) senza essere riducibili a essa. 

Sono insomma un miscuglio straordinario e fecondo che rappresenta un filone a sé nella fantascienza o, in questo caso, nella science-fantasy. E che per molti è ancora tutto da scoprire.


UNA GUIDA D’ECCEZIONE

Se così siete tra coloro che non si sono mai avventurati nel mondo dello steampunk, la trilogia di De Filippo è un’occasione unica e splendida. Noto per essere uno scrittore eclettico e originale, davvero imprevedibile, De Filippo è estremamente apprezzato per i suoi racconti e romanzi brevi, dei quali i tre della trilogia sono tra i più acclamati: tre romanzi brevi ambientati nel diciannovesimo secolo che vi porteranno in avventure piene di arguzia, ironia e maestria. Un collage spassoso e unico che vi immergerà in un genere del quale, molto probabilmente, non riuscirete più a fare a meno.  Cos'è accaduto alla regina d'Inghilterra? È realmente lei la creatura dagli strani appetiti che da qualche tempo siede sul trono dell'Impero Britannico? 




PAUL DI FILIPPO vide la luce nel 1954 a Providence, piovosa cittadina del Rhode Island già nota per aver dato i natali all'oscuro scrittore H.P. Lovecraft. Fin dai suoi primi scritti l'Autore manifestò doti di eclettismo, originalità, e imprevedibilità riconosciuta anche dai più arguti tra i critici. Spaziando le sue storie tra tutti i sottogeneri dell'affabulazione cosmogonica, l'Autore fu tra i primi a raccontare storie fantatecniche del regno della regina Vittoria, fondando con altri il genere Steampunk, di cui la famosa Trilogia che presentiamo è un fulgido esempio. Altre lunghe novelle e antologie di storie più brevi sono state pubblicate anche sul suolo nostrano. Non ultimo il mirabile romanzo Un anno nella città lineare, stampato in questa collana, e acclamato finalista ai premi più rinomati. Esercita inoltre l'attività di severo critico letterario per le più importanti riviste americane. Negli ultimi anni l'Autore è impegnato nella stesura di testi per novelle grafiche.



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