Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

venerdì 26 ottobre 2012

Speciale Halloween: "La Letteratura Gotica" #4



Inizialmente avevo deciso di dedicare quattro appuntamenti a questa Rubrica, ovvero ogni venerdì del mese di ottobre, ma poi ho pensato  che la Rubrica era nata in onore di Halloween e che quindi l'ultimo appuntamento doveva essere legato a questa data: il 31 - che onorero' con un romanzo davvero speciale! -

Ma veniamo ad oggi, nell'ultimo articolo avevamo lasciato il Romanzo Gotico, nella sua forma piu' classica, per altri filoni da cui hanno tratto spunto i nostri attuali generi letterari: il fantastico, il soprannaturale e l'aberrazione della psicologia umana.
Nel corso del nostro viaggio a ritroso nel tempo, attraverso i maggiori esponenti della Letteratura Gotica - origine della nostra attuale Letteratura Horror - abbiamo incontrato la scrittrice inglese Mary Shalley con il suo famoso romanzo "Frankenstein" -articolo  qui -, lo scrittore americano Edgar Allan Poe - articolo qui - ed infine Robert Louis Stevenson, che con il romanzo "Lo strano caso del Dottor Jekill e del signor Hyde" - articolo qui -  introduceva la scissione della personalità.

Con Stevenson siamo giunti ormai alla fine dell'Ottocento, periodo in cui con l'influenza del Decadentismo si completarono le basi della letteratura dell’orrore moderna e contemporanea, il maggior rappresentante fu lo scrittore Oscar Wilde con il suo romanzo "Il ritratto di Dorian Gray" .
Lippincott doriangray.jpg
Copertina originale 1° edizione 1891

Il ritratto di Dorian Gray (The Picture of Dorian Gray) uscì originariamente nel luglio del 1890 sul Lippincott's Monthly Magazine, mentre nel 1891 lo stesso autore pubblicò sul The Fortnightly Review una prefazione al romanzo ("A Preface to The Picture of Dorian Gray"), per rispondere ad alcune polemiche sollevate dalla sua opera.
Nell'aprile del 1891 Wilde fece stampare in volume il romanzo, unendovi la propria prefazione. Per esigenze puramente commerciali, legate al gusto dell'epoca fine ottocentesca, l'autore revisionò il proprio romanzo e vi aggiunse molti capitoli (il 3°, il 5°, il 15°, il 16°, il 17° e il 18°) per rendere più "voluminosa" l'opera. Secondo alcuni critici, però, quest'operazione arrecò danno al romanzo originale, facendogli perdere spontaneità e una certa dose di mistero: per questo in alcune edizioni si può trovare ancora la versione originale.

Il ritratto di Dorian Gray si configura come un eccellente capolavoro della letteratura inglese e come una vera e propria celebrazione del culto della bellezza. 
La vita per Wilde, si configura come un’opera d’arte ben riuscita e quindi opta per il rovesciamento del principio secondo cui è l’arte che imita la vita, trasformandolo nel presupposto per il quale è la vita ad imitare l’arte. La vita è pertanto prodotto e risultato dell’arte. Di qui l’importanza attribuita all’apparenza e al dominio dei sensi.
Un’esperienza, che non sempre si rivela giusta e retta. La visione della vita come arte implica infatti da un lato la ricerca del piacere, dall’altro uno stile di vita disinibito e dissoluto che porta allo sfacelo morale e, nel caso di Dorian Gray, al crimine.

La Prima Edizione italiana risale al 1905 - 262 p. - Remo Sandron Editore (fuori collana) - Prezzo: 1 L.


di
Oscar Wilde
Editore: Giunti
Collana: Y Classici
Pubblicazione: Aprile 2012
352 pag. brossura
Prezzo: 7,00 euro

CONTENUTO:


Il romanzo è ambientato nella Londra vittoriana del XIX secolo, che all'epoca era pervasa da una mentalità tipicamente borghese. Narra di un giovane, Dorian Gray, che arriverà a fare della sua bellezza un rito insano. Egli inizia a rendersi conto del privilegio del suo fascino quando Basil Hallward, pittore suo amico, gli regala un ritratto che lo riproduce nel colmo della gioventù. È preso allora da un possente desiderio che egli formula come un voto: di rimanere per sempre giovane, mentre il dipinto avrebbe registrato su di esso la decadenza riservata al corpo di Dorian. Il suo voto viene esaudito sennonché il ritratto assumerà non tanto le veci del corpo ma lo specchio dell'anima del giovane.
Lord Henry Wotton avrà un ruolo decisivo nella vita di Dorian, che conosce proprio presso Hallward: infatti, con i suoi discorsi estremamente articolati, cattura l’attenzione del ragazzo, rendendolo, a poco a poco, quasi l’incarnazione del suo modo di pensare. Infatti Dorian, dopo un lungo discorso con Lord Wotton, comincia a guardare alla giovinezza come a qualcosa di veramente importante, tanto da provare invidia verso il suo stesso ritratto, eternamente bello e giovane. Ciò lo porterà a stipulare quella sorta di "patto col demonio", grazie al quale rimarrà eternamente giovane e bello, mentre il quadro mostrerà i segni della decadenza fisica e della corruzione morale del personaggio.
Dopo una tormentata storia d’amore con un’attrice di teatro di nome Sybil Vane, terminata col suicidio della ragazza, Dorian, vedendo che la sua figura nel quadro invecchia ed assume spaventose smorfie tutte le volte che egli commette un atto feroce e ingiusto, come se fosse la rappresentazione della sua coscienza, nasconde il quadro in soffitta e si dà ad una vita all'insegna del piacere, sicuro che il quadro patirà le miserie della sorte al posto suo. Non rivelerà a nessuno l'esistenza del quadro, fuorché a Hallward, che poi ucciderà in preda alla follia fomentata dalle critiche del pittore, che ritiene causa dei suoi mali in quanto creatore dell'opera. Ogni tanto, però, si reca segretamente nella soffitta per controllare e schernire il suo ritratto che invecchia giorno dopo giorno, ma che gli crea anche tanti rimorsi e timori finché, stanco del peso che il ritratto gli fa sentire, nella speranza di liberarsi dalla vita malvagia che stava conducendo, lacera il quadro con lo stesso coltello con cui aveva ucciso Hallward.
I suoi servi troveranno Dorian Gray morto, irriconoscibile e precocemente avvizzito, ai piedi del ritratto incontaminato, con un coltello conficcato nel cuore.

POTETE SCARICARE L'EBOOK DELLA VERSIONE ORIGINALE DEL 1890 "qui"

L'AUTORE:

Oscar Wilde, esteta, conferenziere, conversatore e polemista, nacque nel 1854 a Dublino, dove trascorse la giovinezza. Studiò a Oxford, dove ebbe come maestri Walter Pater e John Ruskin, e ben presto si impose come una delle personalità dominanti nei circoli artistici e nei salotti mondani inglesi e francesi. Dopo il matrimonio e la nascita di due figli, la sua relazione omosessuale con lord Alfred Douglas suscitò enorme scalpore. Il padre di Douglas, lord Queesberry, lo trascinò in tribunale dove Wilde fu condannato, nel 1895, a due anni di lavori forzati. Scontata la pena, ridotto in miseria e abbandonato da tutti, morì a Parigi, dove si era rifugiato, nel 1900. Tra le opere più note Il ritratto di Dorian Gray (1891), le commedie Il ventaglio di lady Windermere, Un marito ideale, L'importanza di chiamarsi Ernesto e le fiabe Il principe felice e La casa di melograni.


PROSSIMO APPUNTAMENTO:
31 OTTOBRE!!!

5 commenti:

  1. Doveri leggerlo "il ritratto di Dorian Gray", mia attira!!

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  2. Io amo i gotici!!! Li ho letti e li possiedo quasi tutti!

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  3. Io purtroppo devo ancora iniziare a leggerli...
    Ma credo che sara' il mio buon proposito per l'anno nuovo...

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  4. Ho letto questo libro , assolutamente sublime!
    Wilde fa riflettere molto sulla sua filosofia di vita ,ovvero :la bellezza come unica forma d'arte e di espressione.
    Inquieta un po' perchè ,ognuno di noi vorrebbe rimanere sempre giovane ( quì però c'è un prezzo salato da pagare) ma è questo che stimola a leggere questa storia fino alla fine.
    Hera

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    1. Credo che tu abbia proprio ragione Hera!!!
      Devo assolutamente decidermi ad iniziare alcuni di questi classici...

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