Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

mercoledì 13 giugno 2012

Anteprima: "LA PAURA"

978-88-541-3765-3
di
FRANCESCA BERTUZZI
Editore: Newton compton
Pubblicazione: 14 giugno 2012
336 pag.
Prezzo: 9,90 euro

Un grande thriller dall'autrice del bestseller "Il Carnefice"

Migliaia di lettori ne sono caduti vittima

DUE DONNE RAPITE. UN SADICO OMICIDIO.
CHI È IL CACCIATORE E CHI LA PREDA?

CONTENUTO:

UN CAPANNO LONTANO DALLA CITTÀ E AVVOLTO NEL BUIO. DUE RAGAZZE LEGATE A UNA SEDIA, UNA DI FRONTE ALL’ALTRA. COS’HANNO IN COMUNE?

Apparentemente nulla. Solo una serata trascorsa a bere nello stesso bar di Torino. Eppure qualcuno le ha stordite, rapite e rinchiuse entrambe in un luogo che odora di morte. E con implacabile e spietato calcolo si accanisce contro una di loro, torturandola fino a ucciderla. Ma non Giuditta: l’ignoto carnefice ha deciso di risparmiarla e lasciarla andare. Pur sconvolta e sotto shock, in mente ha un solo obiettivo: allontanarsi dalla casa delle torture e mantenere una promessa. «Via Exilles 12. Emma. Promettilo. Emma»: le ultime parole della ragazza rapita insieme a lei. La sorpresa non tarderà ad arrivare: Emma è una bambina di soli cinque anni e la casa in cui vive rivela torbidi e inquietanti particolari sulla madre che non vedrà mai più. Un lavoro in un ambiguo locale, tanti soldi in contanti di dubbia provenienza, nessun legame. Ma cosa nascondeva nel suo passato? Chi può avere avuto una ragione per vendicarsi di lei? Giud inizia a cercare, scavare, indagare nella sua vita, senza che nulla emerga. Qual è il particolare che le sfugge e che potrebbe dare un senso a ciò che è accaduto? Forse è qualcosa di importante, qualcosa che la sua memoria ha voluto rimuovere.

BREVE ESTRATTO:

Buio. Anche se avevo gli occhi sgranati, non vedevo altro che buio. Mi ero risvegliata da poco. Stavo piangendo. Le lacrime scendevano e basta. Era salito all’improvviso, da sotto il seno sinistro, un dolore di quelli che non accennano a diminuire. Sapevo già che più avrei preso coscienza più sarebbe aumentato. Comunque non era il dolore a preoccuparmi. Ero legata mani e piedi, seduta su una sedia o qualcosa di simile. Ma la cosa che mi terrorizzò all’istante era di avere la bocca tappata con del nastro isolante. La paura mi assalì. Smisi immediatamente di lacrimare, perché più piangevo, più mi si tappava il naso, meno respiravo […].
Mi paralizzai. Non ero sola. Il battito cardiaco era in accelerazione. Sentii altri rumori provenire sempredallo stesso punto. La voce continuava a lamentarsi, soffocata. Doveva essere qualcuno nelle mie stesse condizioni. Si stava dimenando senza successo. Continuò per qualche minuto poi si stoppò all’improvviso e tornò il silenzio.
Puzza di carne andata a male. Ecco cos’era l’altro odore. E non era rassicurante nemmeno un po’.

LEGGI LE PRIME 31 PAGINE IN ANTEPRIMA "qui"

L'AUTRICE:

FRANCESCA BERTUZZI è nata a Roma nel 1981. A 22 anni ha conseguito il master biennale in “Teoria e Tecnica della Narrazione” alla Scuola Holden di Torino. Ha seguito un laboratorio di regia diretto da Marco Bellocchio e Marco Müller. Negli ultimi anni si è dedicata alla scrittura cinematografica, vincendo premi e riconoscimenti internazionali con diversi cortometraggi. Ha diretto e montato il backstage del film Vallanzasca – Gli angeli del male di Michele Placido e attualmente sta lavorando a due sceneggiature cinematografiche con produzioni internazionali. Con la Newton Compton ha esordito nel 2011 con Il carnefice, che ha riscosso un grande successo, vincendo anche il premioletteratura e cinema Roberto Rossellini 2011.

BOOK TRAILER:


INTERVISTA ALL’AUTRICE:


Sei arrivata al successo narrando la storia di Danny, una ragazza di origine africana dal passato tormentato. Cosa hanno in comune Danny e la protagonista del tuo secondo libro?
Sono coetanee e hanno entrambe storie piuttosto difficili alle spalle. Giud parte con uno spirito molto meno combattivo rispetto a Danny, ma le lega il senso della giustizia, e il modo di reagire al male. Per quanto siano personaggi profondamente diversi, alla fine Danny e Giud risultano capaci di una forza comune. Spinte da una determinazione cieca, trovano entrambe il coraggio per affrontare le brutte storie in cui le ho cacciate.

L’ambientazione cambia completamente. Come è nata questa storia?
Per quanto mi piaccia molto la piccola realtà della provincia, in questo caso avevo la necessità di ambientare la storia in una città, in modo da aprire la galleria dei sospetti a dismisura, in una sorta di gioco di specchi. Gran parte del romanzo, comunque, si snoda tra montagne, fiumi e case isolate in mezzo ai boschi. L'idea alla base di questo nuovo libro è nata subito dopo la prima stesura del Carnefice. Volevo raccontare un altro genere di male, ed è da questa linea di partenza che poi si è sviluppata la trama.

Nel tuo precedente romanzo i buoni trionfano e i cattivi alla fine soccombono.
È una tua visione del mondo?
Diciamo che più che essere una mia visione del mondo, è come mi piacerebbe che andassero le cose. Nel Carnefice mi sono presa la libertà di sfogare un po’ di rabbia. Per ora, i miei sono eroi vecchio stampo, con l’etica e gli ideali tipici dei buoni. Non è detto riesca sempre a farli vincere, però nel Carnefice sono stata felice di averli condotti al lieto fine.

Cosa si conserva e cosa cambia nello stile tra questo romanzo e il precedente?
Ho una nuova protagonista, con un background completamente diverso. La voce che narra la storia è la sua, quindi il punto di vista sul mondo si discosta del tutto da quello della mia prima eroina. Ad accomunarli invece c’è lo stile sempre molto colloquiale, a tratti ironico, che si rivolge direttamente al lettore e che, come lettrice, mi ha sempre catturato molto. 






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