Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

giovedì 28 giugno 2012

Anteprima: "I LOVE TIFFANY"

INESORABILI ED ETERNE CONTINUANO LE STORIE SULLA GIOIELLERIA PIU' FAMOSA DI TUTTI I TEMPI, CON QUEL FASCINO INTRAMONTABILE CHE CI REGALA EMOZIONI SENZA TEMPO 

978-88-541-3965-7
di
MARJORIE HART
Editore: Newton Compton
Pubblicazione: 5 luglio 2012
336 pag.
Prezzo: 9,90 euro

UNA STORIA VERA, DI AMICIZIA E AMORE

CON UNA PROSA ELEGANTE MARJORIE HART CI REGALA UNA NEW YORK VISTA ATTRAVERSO GLI OCCHI DI DUE RAGAZZINE DI PROVINCIA NEGLI ANNI IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVI ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE
CONTENUTO:
New York, 1945. Marjorie Jacobson e la sua migliore amica, Marty Garrett, sono appena arrivate da una cittadina dello Iowa con la speranza di trovare un lavoretto estivo come commesse. Rifiutate dai più celebri grandi magazzini, quasi per miracolo riescono a ottenere un impiego da Tiffany & Co: saranno le prime donne in assoluto a far parte del personale addetto alle vendite, suscitando l’invidia di tutte le amiche. Le due ragazze si trovano gomito a gomito con personaggi ricchi e famosi e cominciano a trascorrere le loro serate al Martinique, ballando a più non posso con gli ufficiali della marina. Da Tiffany incontrano Judy Garland e Marlene Dietrich, si trovano alle prese con famosi gangster e playboy e imparano lezioni indimenticabili. Finché Marjorie si innamora di un marinaio e a quel punto dovrà prendere la più importante delle decisioni. Tra avventure rocambolesche ed espedienti di ogni genere, I love Tiffany fa immergere il lettore in una New York d’altri tempi, facendogli assaporare il fascino indimenticabile degli anni Quaranta.
LEGGI LE PRIME 26 PAGINE IN ANTEPRIMA "qui"
L'AUTRICE:
Marjorie Hart è una violoncellista professionista, ex presidente del Dipartimento di Belle Arti dell’Università di San Diego. Vive a La Mesa, in California. 

Sito ufficiale: www.marjoriehart.com

I love Tiffany narra la storia di un’estate che non ho mai dimenticato e non dimenticherò mai. Ogni volta che mi sento giù, mi basta ripensare ai ricordi più belli dell’estate del 1945 per ritrovare il buonumore. L’odore leggero del fiume Hudson che ti solletica le narici quando sali sull’autobus, gli scalini che ti portano dal buio della metro alla luce del sole, le vetrine di Tiffany, con i diamanti che scintillano sui cuscinetti di velluto, i sorrisi calorosi del personale – questi ricordi di I love Tiffany mi riempiono sempre di gioia, e dipingono ogni volta un largo sorriso sul mio volto.
Ho iniziato a scrivere di quell’estate nel tempo libero, scarabocchiando sul retro di scontrini e di liste della spesa, o su qualche cartaccia nel cuore della notte, finché non ho iniziato a frequentare altri scrittori che mi hanno incoraggiato. Nel corso degli anni ho incontrato moltissime persone –partecipando a eventi letterari, scrivendo mail, o vedendoci semplicemente per un caffè – e mi sono convinta che ciascuno di noi ha una storia fantastica da raccontare. E questa è una verità che gli altri scrittori con cui ho parlato conoscevano da sempre.
Riallacciare i rapporti con le persone con cui ho passato quell’estate è ben presto diventata la parte più bella e toccante di tutta l’avventura. È stato fantastico rendersi conti che i ricordi di Mary coincidevano con i miei: quando abbiamo iniziato a parlare di quei tempi, a confidarci piccoli segreti, a ridere assieme, e tutti gli anni in cui siamo state lontane improvvisamentesono scomparsi, come per magia.

BOOK TRAILER:


COMMENTI:

«La vivacità contagiosa di Marjorie Hart splende con grande immediatezza, riuscendo a descrivere in modo delizioso la vitalità inebriante della città e il candido incanto di una giovane ragazza».
Booklist

«Questo libro dà un’idea di come fossero le donne che vissero la Seconda Guerra Mondiale».
USA Today

«Affascinante e divertente… ricorda Colazione da Tiffany»
BookPage



INTERVISTA ALL’AUTRICE


Cosa ti ha spinto a scrivere I love Tiffany a 83 anni?
Quella del 1945 fu un’estate straordinaria; io e la mia amica Marty assistemmo alla parata del generale Eisenhower sulla Quinta strada con quattro milioni di newyorkesi, vedemmo l’arrivo della Queen Mary al porto di New York con quattordicimila soldati, e l’indimenticabile celebrazione del VJ Day (Victory over Japan) a Times Square. Ma soprattutto trovammo un lavoro da Tiffany & Co.

Come inizia il romanzo?
La storia inizia dal nostro viaggio al secondo piano dell’autobus sulla Quinta Strada. Se ripenso al nostro primo impatto con i famosi palazzi, i negozi e i rumori della città mi viene ancora la pelle d’oca!

La tua amica Marty, con cui hai condiviso questa esperienza, era chiaramente molto intraprendente. Fu lei a suggerire di trascorrere l’estate a New York e ti impressionò molto rivelandoti che il suo guardaroba alla moda era stato realizzato interamente da lei. Cosa ti ha insegnato Marty in particolare?
Marty ha avuto un grandissimo impatto sulla mia vita. Era piena di risorse, sicura di sé e senza timore, il modello ideale per me che ero timida. Ho imparato da lei a prendere al volo le occasioni e a prendere in considerazioni opportunità che prima non avrei immaginato!

Nell’estate del 1945 ti sei innamorata di un giovane marinaio di nome Jim, che però alla fine non hai sposato. Come è andata a finire?
Jim era davvero molto gentile e attento. Quando ci siamo incontrati ancora al suo ritorno dalla Marina, ho dovuto essere sincera: mi ero innamorata di un altro. La rottura con lui è ancora un brutto ricordo, per me.

Al tuo ritorno nell’Iowa cosa ti è mancato di più di New York?
Mi sono mancati moltissimo i miei amici. Sono infatti tornata tra Natale e Capodanno per rivederli e per rivedere Jim.

A giudicare dalle foto, le giovani donne degli anni Quaranta sembrano quasi delle star del cinema, sempre fresche e in ordine. Qual era il vostro segreto?
Le continue cure: sciacquarsi i capelli con l’aceto, spazzolarli continuamente, dormire con i bigodini. In borsa non mancava mai la cipria, il rossetto rosso o arancione e pettini, foulard o retine per coprire i capelli in disordine. Guai se non eri perfetta!

Se potessi portarti un qualunque oggetto dei giorni nostri nella New York del 1945 cosa sceglieresti?
Sicuramente un laptop: ah, se avessi potuto mandare e-mail alla famiglia e agli amici, sms al fidanzato, trovare gli orari degli autobus e la programmazione del teatro, e sapere se quel giorno avrebbe piovuto!




3 commenti:

  1. Mi affascina molto!!!!la copertina mi piace molto!!
    poi anche il prezzo è ottimo!!!
    sarà una lettura che porterò sotto l'ombrellone!

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  2. Si...credo sia adatto!
    Sono quelle letture che ti scaldano il cuore...

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  3. mi hai proprio tolto le parole di bocca!!!

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