Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

mercoledì 15 maggio 2013

Oggi in Libreria: "DI ME DIRANNO CHE HO UCCISO UN ANGELO"

Per gli appassionati delle storie sugli angeli questo romanzo sapra' toccare le corde piu' profonde del vostro cuore, fino a farle suonare, l'esordio di una giovane scrittrice italiana, Gisella Laterza con il suo "Di me diranno che ho ucciso un Angelo", oggi in libreria.

Ah l'Amore quel sentimento difficile da rendere a parole, perche' non ne esistono di cosi' uniche e speciali per poterlo decantare, c'e' chi e' disposto a morire in nome di questa emozione. Ma cos'e' realmente l'Amore? Se persino noi umani abbiamo difficolta' a comprenderlo, immaginiamo quanto possa risultare incomprensibile agli occhi di un angelo caduto sulla terra, che di sentimenti non ne sa ancora nulla.

Un viaggio attraverso le emozioni ed il senso della vita in un romanzo assolutamente da non perdere...


di
Gisella Laterza
Editore: Rizzoli
Pubblicazione: 15 maggio 2013
240 pag.
Prezzo: 15,00 euro

CONTENUTO:

È quasi l'alba. Aurora, di ritorno da una festa, sta per addormentarsi sul tram che la porta a casa. Forse è stanca e stordita, forse sta solo fantasticando, ma lo sconosciuto che all'improvviso le rivolge la parola ha un fascino così misterioso da non sembrare umano. In un'atmosfera sospesa tra sogno e realtà, Aurora ascolta la sua storia. La storia di un angelo caduto sulla terra per amore di una demone, deciso a compiere un lungo viaggio alla scoperta dei sentimenti umani per divenire mortale. Un'avventura che forse non è soltanto una fiaba, perché raccontare una storia - e ascoltarla - è il primo passo per farla diventare reale.

Dal Romanzo:

"La donna aprì il libro e indicò una cosa e disse: «A» poi lo guardò. L’angelo non capì. Lei indicò di nuovo il segno e disse: «A» e lo guardò ancora. Lui riuscì a capire. Aprì la bocca e riuscì a ripetere: «A.»

Gli occhi della donna si illuminarono: «La tua voce. È così bella. È musica. Ti prego, parlami ancora.»
L’angelo non capì, ma capì quando gli indicò la lettera “b” e gli fece dire: «B» e quando gli indicò la parola “porta”, gli indicò la porta della propria casa e gli fece dire: «Porta.»
Prima di imparare a vivere, l’angelo capì che avrebbe dovuto imparare a leggere.
Forse qualcuno potrebbe sorridere di questo.”


L'AUTRICE:

Gisella Laterza ha ventun anni e studia Lettere Moderne all’università di Pavia. Ha cominciato a lavorare a questo romanzo quando ne aveva sedici.


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