di
Editore: Garzanti
Pubblicazione: 25 agosto 2011
380 pag.
Prezzo: 18,60 euro
Genere: Romanzi contemporanei
Mi hanno tolto tutto.
Mi hanno lasciato soltanto il buio e il freddo.
Ma io voglio vivere. A ogni costo.
In vetta alle classifiche del NEW YORK TIMES a una settimana dall’uscita
Una voce unica che spezza il silenzio della storia
Venduto in 28 paesi
Un successo internazionale in uscita in tutto il mondo
Ispirato a una storia vera, Avevano spento anche la luna spezza il silenzio su uno dei più terribili genocidi della storia, le deportazioni dai paesi baltici nei gulag staliniani.
Un romanzo che ha commosso stampa, lettori e librai, così importante che i giornali italiani ne stanno già parlando nonostante l'uscita sia prevista per il 25 agosto.
Definito all’unanimità un romanzo importante e potente, racconta una storia unica e sconvolgente, che strappa il respiro e rivela la natura miracolosa dello spirito umano, capace di sopravvivere e continuare a lottare anche quando tutto è perso.
«Affronta una delle pagine più dolorose e tragiche della storia moderna".»- Alessandra Farkas - (Corriere della Sera)
CONTENUTO:
“Non avevo idea di quanto in fretta sarebbe cambiato il mio viso. Era l’ultima volta, per più di dieci anni, in cui mi sarei guardata in uno specchio vero.”
Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimane soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. E’ il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell’università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Settimane di pianti, urla, e morte. Fino all’arrivo in Siberia, nel campo di lavoro dell’Altaj, dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c’è qualcosa che non possono togliere a Lina. Ci sono la sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E’ l’unico modo, se c’è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi. Circondata dall’odore della morte, Lina si batte per la propria vita, decisa a non consegnare la sua paura alle guardie, giurando che, se riuscirà a sopravvivere, onererà la sua famiglia e le migliaia di famiglie sepolte in Siberia per mezzo dell’arte e della scrittura.
LA SCRITTRICE:
Ruta Sepetys è nata in Michigan, figlia di una famiglia di rifugiati lituani. Per molti anni ha lavorato nell’industria della musica, ma è sempre stata interessata alle sue origini e alla storia della sua famiglia. Per questo è andata in Lituania, nel tentativo di recuperare la memoria paterna. Ma quando ha chiesto ai suoi parenti di poter vedere le foto dei suoi nonni e di suo padre da piccolo, ha scoperto che non ce n’era nessuna. Tutte erano state bruciate: suo nonno era un ufficiale lituano, uno dei primi a essere messo nelle liste di Stalin, ed era molto pericoloso ammettere di avere legami di parentela con lui. È stato in quel momento che Ruta Sepetys ha deciso di scrivere Avevano spento anche la luna, il suo primo romanzo. Tutti dovevano sapere. La ricerche sono state impegnative e l’hanno portata a visitare i campi di lavoro in Siberia e a conoscere storici e tantissimi sopravvissuti, che l’hanno aiutata a descrivere i particolari più importanti di quel passato di atrocità.
Sito ufficiale: "qui"
IL CONTESTO STORICO
La Lituania, la Lettonia e l’Estonia scomparvero dalle mappe geografiche nel 1941 e non riapparvero fino al 1990. Tutti sanno dell’Olocausto subito dalla popolazione ebraica, ma non sono molti coloro che sanno che nello stesso momento si stava verificando un altro Olocausto ai danni di un altro popolo.
L’autrice Ruta Sepetys dà voce ai milioni di persone che persero la loro vita durante le purghe etniche di Stalin negli stati baltici. Dopo la prima guerra mondiale, gli stati baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) diventarono indipendenti. Tuttavia nel 1939 Stalin e Hitler firmarono il patto di non aggressione, nel quale si impegnavano a non attaccarsi a vicenda. Il patto includeva anche le aree di controllo reciproche, e Stalin si accaparrò gli stati baltici e una parte della Polonia. I cittadini che erano sulla “lista” degli antisovietici (scrittori, professori, militari, dottori…) venivano catturati e divisi: gli uomini venivano mandati in prigione, le donne e i bambini venivano deportati in Siberia. Nessuno di loro aveva commesso alcun crimine. Non sono molti coloro che sono a conoscenza del fatto che 20 milioni di persone morirono così, durante la dittatura di Stalin.
TRAILER:
COMMENTI:
"Ci sono molti romanzi che parlano del nazismo e dell’Olocausto. Ed è giusto. Ma è strano che ci siano così pochi libri su quello che succedeva nello stesso momento, là dove finiva il nazismo e cominciava il comunismo dei Soviet. Sugli eventi nascosti dalla Cortina di ferro. Adesso il silenzio è spezzato da Ruta Sepetys. Avevano spento anche la luna è un romanzo poetico e duro al tempo stesso. Un’opportunità per colmare un vuoto troppo a lungo dimenticato."
- The Wall Street Journal -
"Attraverso la voce dolorosa ma piena di coraggio di Lina, una ragazzina di quindici anni, Avevano spento anche la luna racconta le persecuzioni staliniane durante la seconda guerra mondiale. I commenti entusiasti dei librai e di coloro che hanno potuto leggerlo in anteprima dimostrano la potenza di questo romanzo, che sta generando grandissima attenzione a livello internazionale. Perché la Storia nasconde segreti. I segreti possono essere dolorosi. I segreti possono distruggere. Grazie a Ruta Sepetys il segreto è svelato."
- Publishers Weekly -
«Morirono più di venti milioni di persone. Ma c’è ancora chi nega questa realtà. Ruta Sepetys, figlia di un rifugiato lituano, dimostra che la verità è un’altra. Commovente. Un romanzo importante, che merita il maggior pubblico possibile.»
- Booklist -
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