Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

mercoledì 14 settembre 2011

In Libreria: "BRUCIATA CON L'ACIDO"

di
Naziran con Célia Mercier
Editore: Sperling & Kupfer
Pubblicazione: 13 settembre 2011
256 pag.
Prezzo: 17,50 euro


«AVEVO VENT’ANNI QUANDO IL MIO VOLTO È STATO CANCELLATO PER SEMPRE.»

UNA SPOSA BAMBINA, UNA FAMIGLIA SENZA PIETÀ E UNA TERRIBILE VENDETTA

“ME LA PAGHERAI! UN GIORNO BUTTERO’ DELL’ACIDO SU QUEL TUO BEL MUSETTO E SARAI TALMENTE SFIGURATA CHE NON TI RICONOSCERAI PIU’.
 TI UCCIDERO’ NON UNA VOTA SOLA, MA TUTTI I GIORNI.”


La storia spaventosa di Naziran, giovane donna pachistana sfigurata dall'acido. Una donna fragile e fortissima, oggi diventata il simbolo della lotta contro le torture e le vessazioni alle donne.

CONTENUTO:

Pakistan. In un poverissimo villaggio, di notte, con la complicità del buio, qualcuno si avvicina al letto di
Naziran per gettarle dell’acido sul viso. Quando la ragazza si sveglia è troppo tardi: i suoi occhi non vedono
più e la pelle sembra sciogliersi, mentre il liquido le penetra fino alle ossa. Con l’aiuto dei volontari dell’Acid
Survivors Foundation (il cui referente italiano è l’associazione Smile again www.smileagain.it), Naziran viene curata, operata più volte, assistita da una psicologa e in seguito da una avvocatessa. La ragazza
sopravvive e denuncia il marito, la cognata, la suocera. La mancanza di istruzione e di mezzi di sussistenza
rende gli abitanti del Punjab preda dell’avidità, della violenza inconsulta, del terrore di perdere anche quel pochissimo che si è riusicti a ottenere vendendo un uovo, una capra, una figlia. E non sono solo gli uomini a esercitare il dispotismo sulle giovani mogli e sulle figlie: anche le donne più vecchie, abili manipolatrici delle debolezze maschili, tramano nell’oscurità delle capanne. Eppure la storia che Naziran ha raccontato a Célia Mercier è anche una storia di vitalità e di scoperta del mondo, di bellezza giovanile, di gentilezza e di travolgente amore materno.

Quaranta rupie. Tanto costa - nei villaggi rurali del Pakistan - un flacone di vetriolo, l'arma letale che, ogni anno, condanna oltre centocinquanta donne a una morte atroce o, nel caso migliore, a un'esistenza d'inferno. Quaranta rupie, meno di mezzo euro: il prezzo di una vita. Naziran è una vittima dell'acido. All'età di vent'anni le è stato rubato il viso per sempre. Le hanno rovesciato addosso il vetriolo in piena notte, per ucciderla e sbarazzarsi di lei per sempre. Ma la sua voglia di vivere ha prevalso e il suo spirito di combattente, allenato da anni di violenze e di umiliazioni, le ha dato la forza di ripartire e raccontare al mondo la sua storia.
Quella di una bambina nata nella povertà, costretta - all'età di tredici anni - a un matrimonio con un uomo crudele che, a suon di percosse e minacce, le ricorda ogni giorno la colpa di non avergli dato un erede maschio. E quando la morte di lui giunge come una liberazione, l'incubo si fa ancora più nero: il cognato la prende in casa come seconda moglie e le riversa contro tutto il suo odio, decidendone infine il terribile destino.
Dopo la notte dell'acido, Naziran ha avuto il coraggio di denunciare il suo carnefice per ritrovare - perdute per sempre la bellezza e la femminilità - almeno la dignità che le era stata sottratta. Così quella donna fragile e fortissima è diventata il simbolo di una lotta disperata per fare uscire dall'ombra tutte le vittime di una tortura terribile. Questo libro è pubblicato in collaborazione con l'ONG internazionale Acid Survivors Foundation e con la ONLUS italiana Smileagain.


LE AUTRICI:

Naziran vive con le figlie lontano dai suoi carnefici.

Célia Mercier è giornalista e corrispondente speciale per Libération e Envoyé Spécial. Contribuisce alla rivista XXI ed è vincitrice del Prix Bayeux del 2009 per corrispondenti di guerra.






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