Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni... W. Shakespeare

martedì 3 maggio 2011

Rubrica: "TEASER TUESDAY" (4)

Ed eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica "Teaser Tuesday", che e' stata creata dal blog "should be reading" - e che ci accompagnera' come sempre ogni martedi'.
Vi ricordo che consiste nel prendere il libro che si sta leggendo, aprirne una pagina a caso e riportarne qualche riga...
Mi raccomando specificate titolo e autore!




Sto leggendo "Delirium" di Lauren Oliver, apro una pagina a caso e...


"Non c'e' oggi." Sto cominciando a rilassarmi. Alex sarebbe gia' stato qui se avesse avuto intenzione di venire. "Ci siamo soltanto io e Jed."
Non sono sicura che Hana mi abbia sentito. Si sta mordicchiando l'unghia del pollice - un sintomo di nervosismo che  credevo avesse superato da anni - e sta fissando il pavimento come se fosse l'esemplare di linoleum piu' affascinante che avesse mai visto.
"Hana?" le dico. "Stai bene?"
Un enorme tremito la attraversa all'improvviso e le spalle le si piegano in avanti e comincia a singhiozzare. Ho visto Hana piangere soltanto due volte in vita mia - la prima volta quando qualcuno le diede un pugno dritto nello stomaco durante una partita di pallone in seconda elementare  e l'altra l'anno scorso, quando vedemmo una ragazza malata bloccata dalla polizia per strada davanti ai laboratori: per sbaglio le sbatterono la testa talmente forte contro il marciapiede che sentimmo il colpo fino al punto in cui...

(Pagina 219)


ORA TOCCA A VOI...


1 commento:

  1. Sto leggendo "Avventure semiserie di un ragazzo padre" di Nick Earls, apro a caso e...

    "Guarda che espressione", le dico, felice ch le foto abbiano salvato la conversazione. "Non pensi che sia segno di grande intelligenza?"
    "Sono sicura di si. Mi chiedo a cosa stia pensando. Riesci a ricordarti a cosa pensavi a quell'età?" Ne guarda ancora un paio. "Io non mi ricordo nulla fino all'età di tre anni. Almeno tre anni. Ti ricordi di quando eri così?" Solleva la foto- Lily, la faccia da "Voglio fare la cacca", la saliva sulla spalla.
    "Be', si. Più o meno alle sette e mezza di questa mattina, ma non credo che stessi pensando le stesse cose."
    "Non riesco a credere che tu ti sia sputato addosso", dice lei e scuote la testa. "E' così... strano. Il ragazzo che stava con te se n'è accorto?"
    "Era un sacco di saliva. Una quantità di saliva impossibile da non notare. Ho cercato di dare la colpa ai gabbiani, ma sapevo che non avrebbe mai funzionato."

    (pagina 60-61).

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